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Casorezzo. Il soccorso della Croce Bianca di Magenta era ancora in corso dopo che alle 11:20 circa del 18 marzo una donna di 71 anni è caduta in piazza San Giorgio. L’ambulanza, uscita in codice giallo, è stata declassata al codice verde, segno che la signora non è rimasta ferita molto gravemente.
La signora è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Magenta per essere medicata. Sul posto, i Carabinieri della compagnia di Legnano, che si occupano delle indagini.
Infatti, la donna è caduta e si è rotta l’omero dopo che un uomo ha tentato di scipparla dalla borsa mentre era con il nipotino di soli 2 anni. Il delinquente non è riuscito a portare via nulla, ma ha messo a rischio la vita della signora e del bambino piccolo.
Dopo l’episodio della signora che è caduta a causa del tentativo di scippo, si è saputo che nella giornata del 18 marzo si era verificato anche un furto. Alle 9 del mattino ad una signora hanno portato via la borsa dal cestello della bicicletta. In questo caso, anche se particolarmente pericoloso perchè la signora poteva cadere dalla bici, non essendoci contatto fra l’oggetto rubato e la persona è considerato, salvo decisioni processuali, furto semplice.
Poco fa è arrivata la notizia che nella mattina del 19 marzo, alle 8, c’è stato un terzo episodio. La vittima è una donna di 82 anni scippata davanti ai poliambulatori di Casorezzo. Dolorante, la signora ha presentato denuncia alla caserma dei carabinieri di Busto Garolfo e poi si è recata al pronto soccorso per la valutazione del caso.
Domenica 20 marzo la storia dello scippatore di Casorezzo si è conclusa con la sua rocambolesca cattura. ne abbiamo parlato dell’articolo linkato qui sotto.
Questo genere di reati è compiuto molto spesso da tossicodipendenti da eroina che gravitano nelle zone di spaccio della zona. Gli eroinomani hanno bisogno infatti di pochi euro per comprare le dosi da iniettarsi in vena o della marijuana per calmarsi dopo aver preso l’eroina. A Casorezzo sono da tempo segnalate, principalmente, due zone di spaccio. Una è nei boschetti laterali alla strada per andare a Inveruno, l’altra nel bosco della Corona che confina con Ossona. E’ molto probabile che il colpevole degli attacchi alle persone in questi due gironi sia uno dei tossicomani, ceh frequentano le due zone di spaccio.
Articolo aggiornato il 18/04/2022 10:38