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Una donna bosniaca di 30 anni, ricercata come ladra per essere stata accusata di numerosi furti, si è presentata questa mattina agli uffici della polizia ferroviaria di Milano Centrale riferendo di essere destinatario di un provvedimento di carcerazione.
Al controllo della sua identità nella banca dati dello SDI, il sistema digitale interforze, in effetti risultato che la procura della Repubblica del tribunale di Roma, il 7 settembre del 2020, aveva emesso l’ordinanza di cattura nei suoi confronti perché doveva espiare una pena di più di 14 anni di reclusione per un cumulo di condanne per numerosi furti..
La donna è stata quindi condotta nel carcere di San Vittore. Probabilmente è la prima ladra che si consegna spontaneamente alla polizia per essere arrestata e il fatto genera un po’ di stupore. Generalmente le donne dedite ai furti li commettono quando sono in gravidanza perché sanno che in questo modo, se sorprese, evitano il carcere.
Può anche essere che fosse stufa di avere bambini, oppure che il furto non frutti più come una volta, che sia più difficile e che quindi renda la vita in prigione più desiderabile di quella nei campi nomadi o per strada. Oppure si è semplicemente convertita all’onestà. Non abbiamo indagato oltre sulle motivazioni, ma si spera che siano altre le ladre a piede libero che ne seguano l’esempio.
Articolo aggiornato il 20/08/2022 01:08