Corbetta

Lo storico Andrea Balzarotti fa scoprire la “Silva Abatisse”, tra la cascina Buscaglia e l’Eremo Locatelli. Corbetta.

Tutto o quasi è nato per caso, come ha spiegato Balzarotti nella serata di venerdì 11 marzo 2022 quando, in seno all’evento “Paesaggi” organizzato dall’associazione culturale “Matite Colorate” avente per tema il cambiamento del paesaggio nel nostro territorio, lo storico corbettese ha esposto la sua relazione sulla “Silva Abatisse”. Già da un esame universitario che metteva al centro un documento del 1188, Balzarotti ha notato due parole chiave nello scritto in latino al centro dei suoi studi: “Corbetta” ed il termine “Ad Buscalliam”, con chiaro riferimento alla zona di un bosco, di una selva.

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La zona in questione, nel 1188, era posta ad est della frazione di Soriano ed appariva come una lingua di bosco che collegava idealmente Corbetta e Vittuone. Il documento ne accreditava la proprietà al monastero di Santa Maria al Lentasio, un monastero milanese del quale oggi non c’è più traccia e che era amministrato già all’epoca da una comunità di suore benedettine. I terreni erano da circa un secolo di proprietà del complesso monastico e le badesse (provenienti perlopiù da famiglie nobili milanesi) li amministravano: da qui il nome “Silva Abatisse”, “bosco della badessa”.

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. Lo storico Andrea Balzarotti fa scoprire la “Silva Abatisse”, tra la cascina Buscaglia e l’Eremo Locatelli. Corbetta. - 12/03/2022


Lo storico ha spiegato come in origine si trattasse di una superficie boschiva di 400 pertiche di terreno che partiva dall’attuale Cascina Buscaglia e si estendeva verso sud. Essa si presentava come un bosco composto da roveri e castagni ed i frutti di questi ultimi dovevano essere consegnati annualmente “puliti” al monastero come parte del pagamento dell’affitto da parte di chi gestiva il terreno, oltre alla cura ordinaria. Questa caratteristica permetteva di avere un paesaggio che oggi potremmo definire “tradizionale ed antico”. Col tempo però, e siamo nel Quattrocento, la foresta originaria venne lavorata, disboscata, frazionata e in parte venduta. Cambiano le esigenze e tra queste quella di avere della legna perscopi diversi: da ardere, per costruire edifici e manufatti. Inizia a prendere forma anche uno schedario con tipologie di legna divise per diametro e scopo, così come vi era la necessità di creare un’azienda agricola per gestire le varie attività produttive presenti in questa zona. Viene edificata nel Cinquecento la cascina Buscaglia, il cui nome prende ispirazione proprio dal bosco, dalla selva-foresta presente in loco.

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Nel tempo il paesaggio è cambiato ancora, a seconda delle esigenze economiche dei vari periodi storici. Si pensi ad esempio al fatto che dietro l’attuale cimitero di Corbetta, fino a qualche tempo fa, vi erano ancora delle risaie, oggi irrimediabilmente scomparse. Il bosco però è ormai perduto per la sua parte più antica e rilevante. Oggi ciò che resta di quella “Silva Abatisse” così preziosa e ricca di storia, è l’Eremo Locatelli (nell’area che da sul retro del cimitero). Qui si può ammirare ancora oggi l’ultimo stralcio di ciò che resta di una Corbetta anticas che purtroppo non c’è più, quella della “Silva Abatisse”.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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