Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Questa storia ce la hanno raccontata i carabinieri di Desio. Ieri sera, verso le 23, i carabinieri di una radiomobile della compagnia carabinieri di Desio stavano facendo dei normali controlli a Cesano Maderno quando hanno notato un’auto che si aggirava in zona con a bordo solo il conducente. Gli hanno intimato l’alt, ma l’autista, invece di fermarsi, ha premuto il pedale dell’acceleratore costringendo i carabinieri ad un inseguimento. Mentre tentava di seminare la gazzella che l’inseguiva, l’autista ha lanciato dal finestrino una scatola di riso.
L’auto è arrivata ad un passaggio a livello della ferrovia con le sbarre abbassate, a Bovisio Masciago. Nonostante il rischio dell’arrivo del treno, l’autista ha deciso di forzarlo. Ha lanciato l’auto contro le sbarre ma contemporaneamente si è anche lanciato giù dall’automobile e ha attraversato i binari a piedi, correndo, inseguito dalla sua automobile che ha continuato la corsa, e dai carabinieri. L’auto ha divelto le sbarre del passaggio a livello e ha continuato ad andare da sola, senza conducente, Era infatti un’auto con il cambio automatico. Uno dei carabinieri è riuscito a fermarla sui binari, prima che causasse dei disastri. Poi insieme agli altri militari hanno raggiunto e bloccato definitivamente l’autista, che aveva tentato la fuga a piedi.
Dopo aver arrestato l’autista, i carabinieri hanno recuperato anche il pacco di riso che aveva lanciato dal finstrino. All’interno non c’era però il riso sottovuoto, ma un pacco da 500 grammi di cocaina sotto vuoto. L’autista, un 35enne italiano residente a Bovisio Masciago, è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Era libero, in affidamento in prova, mentre scontava una precedente condanna sempre per traffico di stupefacenti. Ora è nel carcere di Monza in attesa di essere interrogato. Non è difficile immaginare che avrà i suoi guai anche per aver danneggiato le sbarre della ferrovia e rischiato di causare un disastro ferroviario.
Articolo aggiornato il 11/02/2022 15:34