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La notizia è stata diramata poco fa. Ora l’uomo morto bruciato a Cerro Maggiore ha un nome e c’è anche il sospettato del suo omicidio. Oggi pomeriggio i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano eseguito un Decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, a carico del fglio 36enne dell’uomo il cu corpo bruciato era stato trovato da dei ragazzi in un capannone abbandonato di Cerro maggiore.
Il 36enne è ora accusato di aver ucciso padre e di aver distrutto il suo cadavere. Le indagini sono state condotte dal nucleo investigativo di Milano e dalla Compgani dei carabinieri di Sesto San Giovanni. In una delle caserme deal compagnia di Sesto San Giovanni era stata presentata una denuncia di scomparsa di un uomo di 66anni, che viveva con il figlio a Cusano Milanino.
Secondo il figlio, l’uomo si era allontanato da casa volontariamente la sera del 30 dicembre, successivamente però il suo corpo era stato ritrovato a Cerro Maggiore. La comparazione fra il dna che è stato possibile recuperare sui resti del corpo bruciato e il dna delle persone scomparse inseriti nel database delle forze dell’ordine ha permesso di identificare con certezza il 66enne scomparso.
Sin da subito quindi l’attenzione degli investigatori si è concentrata sulla vita dell’uomo e sono emerse delle contraddizioni nelle dichiarazioni rese dal giovane. Sono state poi trovate delle tracce e dì altri indizi della scena del crimine all’interno dell’abitazione dei due uomini. La gravità degli indizi emersi ha portato la Procura della Repubblica di Monza ad emettere il decreto di fermo per omicidio e soppressione di cadavere.
Articolo aggiornato il 03/02/2022 19:33