Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Frequentavano una scuola superiore di Rho, ma non andavano in classe per imparare. Picchiavano violentemente i compagni , filmando le aggressioni per poi diffonderle tramite Telegram. Ieri pomeriggio sono stati fermati, in via cautelare. Si tratta di 6 ragazzini di 16 anni. Per loro le accuse sono pesantissime
Sono intervenuti i carabinieri di Corsico, Rho, Abbiategrasso e Sesto San Giovanni che hanno eseguito le ordinanze, seguite alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Uno dei ragazzini è stato prelevato da casa e portato in una comunità per minori, un altro dovrà rimanere in casa, ai domiciliari.
Per gli altri 4, le cui responsabilità sono evidentemente minori ,sono state applicate delle interessanti prescrizioni cui dovranno attenersi per legge. Sotto il controllo delle forze dell’ordine non potranno uscire la sera, dovranno frequentare con impegno e profitto l’istituto scolastico e dovranno mantenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e in ambito famigliare. Insomma è interessante vedere come il GIP ha dovuto emettere una ordinanza per sostituirsi all’educazione che avrebbe dovuto essere imposta dalla famiglia, con l’insegnamento di ciò che è bene ciò che è male.
I sei 16enni, residenti nell’hinterland sud-ovest milanese, sono accusati di atti persecutori, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente e lesioni personali aggravate. Lo scorso ottobre un compagno di classe dei ragazzini aveva raccontato ai carabinieri di Cornaredo di essere stato vittima di gravi e violente aggressioni, sin dal giugno 2021.
Le indagini svolte dai carabinieri hanno subito accertato che i 6, in concorso fra loro, erano responsabili di frequenti e sistematici atti di bullismo nei confronti della parte offesa, che soffre di un disturbo di iperattività, e di un altro compagno di classe. Non c’era una reale motivazione alle violente aggressioni di cui i 2 erano vittima. Uno di loro aveva anche riportato dei politraumi da percosse che erano stati valutati dal medico e giudicati guaribili in 7 giorni.
Sottoponevano le 2 vittime a vessazioni e a ingiurie gravi sia a scuola, anche in presenza degli insegnanti, sia fuori. Con gli smartphone riprendevano pestaggi e aggressioni e poi diffondevano i video sul social “Telegram”. Scopo dei video era ledere la reputazione delle vittime ed erano riusciti a raggiungere in poco tempo, oltre 100 mila visualizzazioni. Dopo la denuncia, uno degli indagati è stato espulso dall’istituto scolastico. Attualmente “sono in corso altre indagini per accertare la presenza di ulteriori vittime delle azioni vessatorie commesse, con lo stesso modus operandi, dal gruppo di giovani indagati.” dicono dal comando provinciale dei carabinieri di via Moscova.
Articolo aggiornato il 19/01/2022 17:54