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Video shock sull’emergenza di Milano violenta

Milano violenta e i video shock. Tra la sera e la mattina del 16 gennaio, a Milano ci sono stati quasi 40 eventi di violenza che hanno visto l’intervento del 118 e dei sanitari con le ambulanze. Facendo un conto statistico, aggiungendo anche i casi in cui non ci sono stati feriti gravi e quelli in cui non sono intervenute in tempo nemmeno le forze dell’ordine, la notte milanese prende l’aspetto di un bolgia infernale. Fra le aggressioni in cui non sono intervenute neppure le forze dell’ordine c’è il caso documentato ieri sera sulla chat Telegram MilanobelladaDio, all’angolo fra viale Coni Zugna e via Paciolli.

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Qualcuno ha ripreso, e poi pubblicato nella chat pubblica, un video in cui vede una persona armata e dallo sguardo perso che si mette a sparare mentre dei ragazzi tentano di disarmarlo. Non si capisce chi ha ragione e cosa sta succedendo, ma si sento belli chiari i due colpi di pistola, uno in aria e l’altro sparato durante al colluttazione. La mattina seguente si è invece scoperto che l’uomo era un agente della polizia locale di Milano, di 61 anni che insieme ad una collega donna stava effettuando dei controlli in borghese senza l’appoggio delle auto e dei colleghi in divisa negli stretti paraggi.

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Ecco il video

Il video della chat Telegram MilanoBelladadio

Le chat Telegram permettono la condivisione fra social diversi ma non l’integrazione post, per questo motivo, rispettando la regola del copyright posso pubblicare il video apparso nella chat. in altri casi lo avrei semplicemente linkato. Questa mattina la polizia locale milanese ha rilasciato un comunicato stampa in cui spiega l’incredibile situazione in cui si trovato l’agente della polizia locale. Come per il video, lo pubblichiamo integralmente.

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Dalla polizia locale, il comunicato

La notte di sabato, intorno all’1:45, una pattuglia della Polizia locale in borghese ha subito un’aggressione da parte di un gruppo di persone. La pattuglia era in zona viale Coni Zugna per un normale servizio di controllo di tipo informativo perché nei giorni precedenti alcuni cittadini avevano segnalato atti di vandalismo alle auto parcheggiate.

I fatti: uno dei due agenti, intento a osservare un gruppo di ragazzi, viene da questi avvicinato e accerchiato. L’agente si qualifica e, continuando ad essere accerchiato, esplode un colpo in aria per farli allontanare. L’agente prova a risalire in auto, ma viene aggredito da alcuni componenti del gruppo. Dopo una colluttazione i ragazzi riescono a sottrarre l’arma di servizio all’agente che prova a difendersi e a resistere all’aggressione. Durante la colluttazione è stato esploso accidentalmente un colpo di pistola senza conseguenze per nessuno.

Nel mentre il secondo agente di pattuglia allerta la Centrale Operativa e sopraggiungono altre due pattuglie. Il gruppo si dà alla fuga e abbandona l’arma gettandola sotto un’auto parcheggiata. Tutto dura pochi minuti. L’agente aggredito, di 61 anni, viene portato in ospedale dove riceve le cure necessarie per le lesioni subite e successivamente dimesso.

La stessa notte la Polizia locale avvia le indagini grazie alle quali alcuni componenti del gruppo vengono individuati. Al momento tra di loro risultano alcuni maggiorenni in trasferta a Milano e provenienti da fuori regione, almeno uno di Bolzano. La Polizia locale, in contatto con l’Autorità Giudiziaria, sta acquisendo tutte le prove video, testimoniali e ogni ulteriore elemento emerso per arrivare all’identificazione di tutto il gruppo.

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Una situazione molto pericolosa

Grazie al cielo è finito tutto bene, ma quella che si è creata è stata una situazione estremamente pericolosa. Dal video sembra che i ragazzi abbiano visto una persona armata ma che, nonostante l’agente si sia qualificato, non abbiano capito che si trattava di un poliziotto. Agire in borghese è una delle azioni più pericolose che degli uomini delle forze dell’ordine possano fare. Specie la notte, specie a Milano.

Ci sono molte cose che si possono dire su questo tipo di situazioni, ma se io, con la poca esperienza che ho di situazioni di intervento diretto, fossi stata nei panni dell’agente di polizia locale 60enne mi sarei rifiutata di andare in una zona pericolosa in borghese, armato e con il solo appoggio di un agente donna e anche lei in borghese. In una situazione simile la paura e il senso di insicurezza può far commettere errori gravi come quello di estrarre la pistola e sparare in aria in un ambito urbano, in uno scenario dove non erano presenti altre armi. Per fortuna nessuno, sulla linea di fuoco, si è affacciato alla finestra per vedere cosa succedeva.

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Non so cosa stia succedendo nella polizia locale Milanese, ma le immagini mostrate dal video non sono per nulla rassicuranti. Un tempo Milano aveva un corpo di Polizia Locale che faceva scuola in Europa. Ora, guardando queste immagini, non so cosa pensare. Al poliziotto non dò la colpa di essersi cacciato poco professionalmente nei guai. A 60 anni non avrebbe dovuto aver quella parte. Però non posso fare a meno di domandarmi cosa aveva in mente chi lo ha mandato lì, in quelle condizioni. Spero che oggi il sindaco di Milano lo spieghi in consiglio comunale.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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