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Milano. Silvia Sardone minacciata di morte e minacce di attentati terroristici islamici. 5 giorni fa, un presidio di protesta della Lega contro il tentativo di trasformare il parcheggio di via Novara, oggi usato come centro vaccinale, in una moschea da parte del Comune di Milano si è trasformato in un incubo per Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega, che è stata ripetutamente minacciata di morte, su Instagram dopo aver postato una sua foto che la ritraeva con un cartello con scritto “No alla Moschea”. Un cartello e una foto di legittima propaganda politica la ha fatta diventare la vittima di insulti, minacce, frasi di una bassezza e porcheria tali che sembrano vomitate dall’inferno.
Fra le minacce si sono potuti individuare anche alcuni messaggi che parlano di attentati terroristici islamici e che pronunciano la frase tipica dei terroristi che stanno per immolarsi come kamikaze. Un insieme di messaggi, circa un migliaio di insulti e un centinaio di minacce, mischiati ad altri 24mila commenti di opinione, che fa intendere come il pericolo di attenta ti terroristici sia ben presente nelle menti di chi li ha scritti. Un centinaio di questi messaggi infatti contengono qualcosa possono essere intesi come programmatici, e non solo rivolti contro Silvia Sardone, ma contro l’intera città e l’Italia. Il tutto nel periodo del Natale Cristiano.
Tutto è iniziato circa 5 giorni fa, quando sul profilo Istagramm, su Facebook e nella messaggeria privata Silvia Sardone ha iniziato a ricevere una serie di minacce pericolose che vanno prese molto sul serio e che meritano la solidarietà, e la ribellione, di tutte le persone civili. Oltre a lei, hanno ricevuto minacce in privato anche persone che avevano scritto di essere d’accordo con lei nell’essere contrari alla moschea nel parcheggio.
Dando una scorsa ai messaggi di un paio di giorni dopo la pubblicazione del post si comincia a veder apparire le minacce terroristiche islamiche, denunciate pubblicamente oggi dalla consigliera comunale e parlamentare europea. Si attendono ora i risultati delle indagini della squadre antiterrorismo, sempre molto attente e precise su questo genere di fatti, per avere altre notizie sui personaggi che hanno scritto i post. Sul profilo istagram di Silvia Sardone è apparso un post
Milano è ancora piena di moschee abusive, come qualche anno fa. Spesso i ritrovi che nella mentalità occidentale potrebbero essere intesi come luoghi di preghiera si trasformano in posti pericolosi per vari motivi, che vanno dalla non osservanza delle misure di sicurezza antincendio a quelle di sovraffollamento e di ordine pubblico.
Per questo si è chiesto ai comuni, già diversi anni fa, di dotarsi di regolamenti per le attrezzature religiose che rispettino ogni normativa vigente e che escludano la possibilità di costruire chiese o luoghi di assembramento religioso dove non sono previste. Il parcheggio di via Novara, ad esempio, da quanto mi hanno detto, non è contemplato nel piano per le attrezzature religiose del Comune di Milano, proprio perchè non è un’area in grado di garantire la sicurezza per assembramenti religiosi. Ne parlammo con Matteo Salvini e Davide Picardo, anche nella nostra intervista.
Articolo aggiornato il 18/10/2023 08:24