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Il Giubileo del Santuario di Rho. Un anno Santo speciale

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 il Santuario di Rho vivrà un “Anno Santo” speciale! Il motivo del Giubileo straordinario è dato da una duplice ricorrenza: i 500 anni del Gesiolo e i 100 anni dell’elevazione a basilica romana del Santuario.

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Per noi che viviamo nel tempo e nello spazio, date e luoghi sono importanti, perché scandiscono i passi della nostra vita e della storia e diventano un richiamo al significato del tempo che passa e del pellegrinaggio terreno: il destino, la meta della nostra vita è l’eternità! Senza uno scopo, un fine, un senso, è impossibile vivere!

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Un angolo di storia , cultura, ma soprattutto di Spiritualità

Il “Gesiolo” è la piccola cappella costruita nel 1522 e situata all’incrocio tra corso Europa e via Lainate. All’interno della cappelletta si trovava l’affresco della Madonna Addolorata che fu vista piangere lacrime di sangue il 24 aprile 1583. Dopo la decisione di s. Carlo Borromeo di costruire il Santuario, l’affresco è stato collocato sopra l’altare maggiore.

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E così il “Gesiolo” fu inglobato nell’abside. Ma ancora oggi è possibile entrare in questo spazio attraverso una porta che si trova all’esterno, all’incrocio delle due strade. È sempre fonte di commozione vedere gente che passa e spesso si ferma nel Gesiolo a pregare, proprio lì dove avvenne il miracolo.

Per quanto riguarda invece il maestoso Santuario, sappiamo che san Carlo aveva benedetto la “prima pietra” pochi mesi prima della sua morte avvenuta il 3 novembre 1584. A mano a mano che il santuario veniva edificato, le popolazioni del territorio e della Diocesi intera, ne riconoscevano l’importanza, tanto che, in breve tempo divenne uno dei luoghi più frequentati per la preghiera, per l’ascolto della Parola di Dio e della dottrina cristiana, e l’accostamento ai Sacramenti dell’Eucaristia e soprattutto della Confessione.

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Gli oblati missionari

La presenza dal 1714 degli Oblati Missionari ha contribuito, con le Missioni al popolo e la predicazione degli Esercizi, a far conoscere il Santuario anche fuori della Diocesi di Milano. In seguito, è stata una decisione di papa Pio XI, nativo di Desio, che frequentava e conosceva bene la nostra chiesa e la sua storia, ad elevarlo a “Basilica romana”!

Questo è un titolo onorifico con il quale il Papa lega a sè una determinata chiesa. E così il nostro Santuario, oltre ad esprimere un profondo legame con l’Arcivescovo di Milano, dice anche un profondo legame con la Sede Apostolica e il Successore di Pietro, il Papa! Ecco perché dopo un secolo ancora ringraziamo per questo dono, che per noi è un grande onore!

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Cosa faremo durante l’anno giubilare? La vita del Santuario continuerà secondo i suoi ritmi tradizionali

Vi saranno iniziative che puntualmente faremo conoscere, e pellegrinaggi che arriveranno. Una particolare cura sarà messa per la celebrazione delle tre feste patronali, caratteristiche del nostro Santuario: – La solennità della lacrimazione (24 aprile) con il triduo di preparazione. Quest’anno coinciderà provvidenzialmente con la seconda domenica di Pasqua, domenica della Divina Misericordia!

  • La festa del Sacro Cuore di Gesù, caratterizzata dalle giornate eucaristiche e la celebrazione degli anniversari di Ordinazione Sacerdotale
  • La solennità della Madonna Addolorata con la tradizionale “settimana mariana” e il pellegrinaggio Corbetta-Rho che speriamo di poter fare finalmente in presenza. Il nostro Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha già assicurato la sua partecipazione alla Messa giubilare solenne di domenica 18 settembre.

I segni del Giubileo

Ci saranno anche alcuni segni che orneranno l’interno e l’esterno del santuario-basilica per richiamare tutti: – Anzitutto gli striscioni posti accanto al portone d’ingresso del Santuario e accanto alla porta del Gesiolo. Sono le “porte sante” che durante l’anno giubilare varcheremo per dire la nostra volontà di conversione al Signore e di comunione con il Papa, il Vescovo e l’intera Chiesa. Il motto scelto per l’Anno santo così recita: “Questa è la casa di Dio, la porta del Cielo”.

Un’espressione presa dal libro della Genesi (28, 16) che ben si addice al tempio, ma anche a Maria: è Lei la prima dimora di Dio fra gli uomini; ed è Lei chiamata “porta del cielo” nelle litanie lauretane!

  • Abbiamo voluto anche un segno ben visibile anche da lontano: l’illuminazione della cella campanaria del nostro campanile: dunque un segno elevato, una luce che brilla nella notte! Sarà acceso il 1° gennaio! – all’interno del Santuario collocheremo invece un antico stendardo – che una volta si portava in processione – che è un’autentica opera d’arte, raffigurante la Madonna Addolorata e il Suo Cuore immacolato trafitto da sette spade.

Aggiungiamo inoltre che la Santa Sede ha concesso per l’anno giubilare una particolare indulgenza per tutti coloro che frequenteranno, pregando, il nostro Santuario. Anche questo è un bellissimo segno e un eloquente richiamo. Non celebriamo un Anno Santo per un semplice gusto estetico o di memoria storica. Deve invece diventare una grande occasione di annuncio del Vangelo: Dio Padre, in Gesù Cristo Suo Figlio, nato da Maria Vergine, chiama tutti alla conversione e alla salvezza.

E tutto questo perché ci ama e ci vuole partecipi della Sua vita e della Sua gioia eterna! Sarà un anno inoltre in cui ringraziare e lodare Dio con tutto il cuore per il dono che ci ha fatto, mostrando in questo luogo, attraverso Maria, i Suoi prodigi. Il primo appuntamento è per il 1° gennaio 2022: alla Messa solenne delle ore 18.00 apriremo la porta santa e daremo inizio al Giubileo. Sarà possibile seguire anche in streaming la celebrazione. Attraverso i nostri canali social e Radiomissione avrete continuamente gli aggiornamenti delle iniziative. Non ci resta che augurare a tutti un buon Anno…Santo!

Nota della redazione
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