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Milano. La scorsa settimana, in via Martirano, i Carabinieri Forestale di Milano si sono recati per un controllo di routine in un sito di trattamento e stoccaggio di rifiuti derivati da demolizione edilizia e da terre smosse. L”azienda è una delle tante cave di ghiaia che si trovano nel territorio dell’altomilanese. Si tratta dell’estrazione di ghiaia in giacimenti formatisi ai piedi dei depositi morenici.
Purtroppo da qualche anno, oltre all’estrazione è stato concesso di riempire i buchi formatisi con il seppellimento di rifiuti di vario tipo, specie gli inerti edilizi che, una volta separati e rimischiati, posso essere riutilizzati. E’ un procedimento delicato e che richiede molta attenzione e perizia, ma non tutti coloro che lo effettuano seguono le regole per la salvaguardia dell’ambiente. Alcune volte, come in questo caso, sono perlomeno “superficiali”.
L’azienda che opera nel sito si occupa della raccolta e trattamento di rifiuti da demolizione edilizia ed attività di scavo con conseguente produzione di materiali recuperati, poi destinati ad impieghi in campo edilizio. All’arrivo, i Carabinieri Forestali si son accorti che c’era una sostanziale difformità nella gestione rispetto a quanto autorizzato dalla Città Metropolitana di Milano, che è l’organismo che emette le autorizzazioni, in base al piano cave regionale, che è formato dal piano cave provinciale. I rifiuti, infatti, risultavano in fortissima eccedenza rispetto a quanto autorizzato, non differenziati, né l’azienda era in grado di assicurare la piena tracciabilità di tutto il materiale che vi si trovava all’interno.
Un totale di circa 230.000 metri cubi di materiali e rifiuti, terrosi e da demolizione edilizia, sono stati sottoposti quindi a sequestro. È stato sequestrato anche un frantumatore mobile, che era in funzione senza l’autorizzazione e produceva immissioni in atmosfera. Il sequestro è stato disposto al fine di evitare che lo stato dei luoghi e le prove fossero disperse e perché si possa successivamente meglio quantificare i rifiuti ritrovati e caratterizzarli, anche al fine di assicurare che non presentino rischi e pericolo per l’ambiente e la salute.
Il sequestro è stato convalidato nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il titolare dell’azienda è stato denunciato per i reati di gestione illecita, deposito incontrollato di rifiuti, violazione delle prescrizioni autorizzative ed immissioni in atmosfera non autorizzate.
“Il controllo si inserisce in un ambito più ampio di verifica delle attività produttive di recupero dei rifiuti, con focus specifico all’ambito rifiuti terrosi e da demolizione. Il recupero di tali tipologie di rifiuti è attività certamente da incentivare, ma a condizione che venga espletata nel pieno rispetto della legge e nella completa salvaguardia delle esigenze di tutela della salute e di integrità ambientale. È, poi, evidente che il mancato rispetto delle norme di settore finisce per produrre un abbattimento dei costi a detrimento di una sana concorrenza economica tra i diversi operatori. I Carabinieri Forestale continueranno in questa azione di prevenzione e repressione di ogni illecito ambientale, a tutela del patrimonio naturalistico e dell’integrità territoriale.
L’espletamento delle legittime attività produttive non può essere svolto in maniera da contrastare il rispetto della legge, l’interesse pubblico alla tutela salute ed alla salvaguardia del patrimonio naturalistico ed ambientale.” scrivono dal comando dei carabinieri forestali di Milano
Articolo aggiornato il 18/08/2022 22:00
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Cara Ilaria: molto interessanti. Siamo molto interessati a conoscere quanto si cela dietro a questa realtà che ha ricevuto parere negativo sia dal Comune di Milano che dalla Città Metropolitana, e contro tutti questi pareri, la Regione Lombardia ha approvato ancora. Una realtà che non bonifica quanto è obbligata per legge, che sfida impunemente tutte le norme del Parco Agricolo Sud. Dopo il breve sequestro, di nuovo è in funzione. Niente la ferma. Grazie di questo articolo. Vorremmo saperne di più... mercedes mas
Mi incuriosisce. Mi informerò per seguire meglio al storia perchè seguendo anche storie di discariche so che il piano cave lo fa città metropolitana (ogni provincia fa il suo) e regione Lombardia lo accoglie. Come mai è arrivata una autorizzazione da parte di regione Lombardia?