Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Torino, 25 novembre – Riceviamo e pubblichiamo. Oggi, in concomitanza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, prende il via a Torino la raccolta firme promossa dal Comitato 10 Febbraio, per chiedere l’intitolazione di una targa a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana violentata e gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi nel 1943. Per firmare si potrà contattare gli organizzatori o recarsi ogni sera dalle 21 presso il circolo Asso di Bastoni in via Cellini 22.
“Crediamo che l’intitolazione di una targa in un luogo pubblico a Norma Cossetto sarebbe uno splendido segnale di vicinanza del Comune di Torino alla comunità degli Esuli giuliano-dalmati – ha commentato Matteo Rossino, del Comitato 10 Febbraio – il martirio di Norma assurge a simbolo delle sofferenze patite da quelle genti, sofferenze che solo in tempi recenti hanno trovato il giusto riconoscimento dalle Autorità nazionali, culminato con l’istituzione del Giorno del Ricordo.”
“Vi è poi un ulteriore significato, non meno importante del precedente, che assume particolare importanza in questo momento storico – prosegue Rossino – si è finalmente alzato il velo sul tema delle violenze quotidianamente patite dalle donne, per troppo tempo vittime dei propri carnefici. Ebbene Norma Cossetto era un’italiana, un’istriana, ma era anche una giovane donna, brutalmente violentata e torturata dai suoi aguzzini.” “Noi crediamo – ha concluso Rossino – che il filo rosso-sangue della storia di Norma abbia attraversato il tempo e sia giunto a noi con un messaggio che vale anche e soprattutto per il presente: nulla può giustificare la violenza contro le donne, nessuno può permettersi di usare violenza contro una donna. Senza se, senza ma.”
Articolo aggiornato il 25/11/2021 11:20