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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
La Guardia di Finanza di Milano ha scoperto 2 imprenditori, ora indagati per bancarotta, che avevano distratto 12milioni di euro a favore di società della Romania, attraverso una società svizzera. I 2 abitano nella provincia di Brescia. La storia è complicata, ma il risultato è di 76 fabbricati e 25 terreni sequestrati nelle provincie di Mantova, Brescia, Sassari e Trento che risultavano ora appartenenti ad una società di diritto rumeno, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Le indagini dei Finanzieri del Comando Provinciale di Milano, delegate al loro nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e hanno riguardato una bancarotta fraudolenta realizzata da una società a responsabilità limitata milanese del settore immobiliare, dichiarata fallita nel febbraio 2020 dopo aver accumulato, a partire dal 2010, un ingente passivo fallimentare soprattutto nei confronti di istituti di credito.
E’ emersa l’attuazione di un’articolata strategia finalizzata all’integrale svuotamento patrimoniale della società che deteneva, direttamente e indirettamente attraverso altre entità giuridiche, un rilevante patrimonio immobiliare e presentava – prima dell’attuazione del disegno “distrattivo” – un patrimonio netto ampiamente positivo.
Nello specifico, nel corso delle indagini è emerso che gli amministratori della società fallita hanno realizzato lo svuotamento del patrimonio aziendale attraverso dei trucchi contabili, consistiti nella trasformazione illegittima delle riserve di capitale per versamenti in conto capitale in posizioni debitorie verso i soci e trasferimenti di asset della società fallita (quote societarie e immobili), a beneficio di una società svizzera e di una controllata di quest’ultima, di diritto della Romania, senza che fosse avvenuto nessun effettivo pagamento.
Ora la parla passerà agli avvocati, nella speranza si riesca a capire come sia passato per la testa dei “bresciani” di intestare dei beni ad una società romena, cosa che costituisce il mistero principale di questa storia.
Articolo aggiornato il 19/11/2021 15:48