Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Marco Ballarini lo scrive tutto in Maiuscolo su Facebook e con gelatini e altri emoticon a sottolineare la soddisfazione. Si tratta della condanna in primo grado di giudizio a 3 anni e 4 mesi di carcere di uno dei personaggi che organizzarono una vendetta tremenda nei confronti della comandante della polizia locale Lia Gaia Vismara, denunciandola e tentando di farla condannare, da innocente, per spaccio di droga.
Una storia di cui avevamo già parlato e che ha colpito parecchio al comunità di Corbetta, dividendola in colpevolisti e innocentisti, sia per il modo subdolo con cui è stata perpetrata sia perchè il maggior accusato di averla orchestrata era un (ora ex) ufficiale della polizia locale. Secondo i giudici, per screditare la collega aveva messo in piedi un complotto degno di un film giallo, ma estremamente pericoloso per la comandante della polizia locale che ha passato momenti terribili e rischiato di averne la vita e la carriera rovinate.
“ULTIM’ORA: CONDANNATO IN PRIMO GRADO UNO DEI PRESUNTI COMPLICI DEL COMPLOTTO CONTRO LA COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE
Oggi è una giornata importante, ma non finisce qui, perché il processo e la battaglia per ristabilire la Giustizia violata non è ancora finita e perchè siamo solo al primo grado di giudizio, ma è una buona partenza!
Il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, ha sempre difeso il Comandante della polizia locale Vismara. Forse la sua scelta è la motivazione alla base di una lettera anonima inviata alla procura che lo accusava di aver favorito la nomina della comandante per “questioni sentimentali”. Un’altra storia velenosa come poche.
Da donna mi fa particolarmente schifo perchè si poggia sul pregiudizio che una donna non possa arrivare al comando di un corpo di polizia senza passare da scorciatoie sessuali. Da cittadina mi fa schifo perchè tutto il complotto oltre ad essere stato ordito contro delle persone innocenti, mina quel rapporto di fiducia che deve sempre esserci fra i cittadini e chi si occupa di far rispettare leggi e regolamenti.
Da cronista, abituata a confrontarmi con la realtà dei fatti e delle leggi, mi sono trovata in imbarazzo. Infatti nell’insieme della tante leggi strane del nostro paese manca quella di turbativa d’asta per la nomina “per questioni sentimentali”. I sindaci e i politici in genere, non possono nominare in cariche e posti pubblici il coniuge o dei parenti fino al quarto grado, ma nessuna legge ha mai parlato di impedire la nomina di amanti, innamorati, fidanzati o anche di persone che si ritengono simpatiche o di cui si ha una buona opinione. Di cosa, quindi, hanno accusato Marco Ballarini?
Articolo aggiornato il 09/11/2023 05:27