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Una giornata dedicata ai missionari magentini per non far cadere la loro opera e la loro figura nell’oblio, per sostenerli e per dare esempi tangibili e credibili ai giovani. Questa l’idea di “Cuori Grandi onlus” che sostiene in Togo l’opera, la scuola di Maristella Bigogno, missionaria laica magentina.
“Mi sembra giusto ricordare anche i missionari magentini che hanno operato nel mondo come il fratello di Santa Gianna, nonché chi opera ancora oggi come volontario o come missionario laico. Eppure per loro non si spendono parole o righe di giornale, nemmeno nell’ambito della parrocchia. Ecco perché ho pensato di dedicare a loro una giornata – spiega Francesco Bigogno presidente di Cuori Grandi onlus – Queste persone sono la testimonianza vivente del Vangelo e degli insegnamenti di Gesù. Mi sembra giusto ricordarlo e mostrarlo anche e soprattutto alle nuove generazioni che magari neppure conoscono questi missionari e volontari. Questo messaggio non è riferito solo a chi crede ma a tutti in quanto si tratta di esempi di vita quotidiana”. Ringrazia invece don Fausto Giacobbe e don Luigi Castelnovo che hanno da sempre sostenuto Maristella con preghiere e con qualche sostanza.
Ecco perché lo stesso Francesco Bigogno ha letto la lettera scritta dalla sorella Maristella Bigogno: “24 Ottobre 2021 Giornata mondiale delle missioni. Ieri sera era la veglia missionaria e ho potuto seguire in streaming quella del duomo di Milano: quanti ricordi mi sono riaffiorati! Da quando avevo 12 anni non ho mai mancato a una veglia missionaria. La prima a 12 anni, al Castello Sforzesco. Tutte partecipate con il cuore che vibrava dal desiderio un giorno di poter essere tra i partenti. Così il giorno del mandato è arrivato anche per me: il 26 ottobre del 1996, a San Siro, ho ricevuto il Crocifisso dalle mani dell’allora cardinal Martini. Un segno piccolo ma chiarissimo che indica a chi parte lo scopo di lasciare famiglia, parenti, amici, il tuo lavoro per far conoscere l’Amore di Gesù nostro Signore.
Una missionaria è una donna che si è sentita amata da Gesù, che a sua volta si è innamorata di Gesù e che parte per condividere l’amore che ha ricevuto. Solo così si può capire e vivere la missione, che poi (per ciascuno) è un’avventura diversa. In questi quasi 24 anni in Togo ho cercato di voler bene a tutte le persone che ho incontrato e di rispondere a una serie di bisogni che le persone mi presentavano.
E’ questo il cuore della missione: essere segni dell’Amore di Dio attraverso la vicinanza nelle diverse situazioni della vita”.
Non un mero bilancio di ciò che è stato fatto, ma ogni numero fornito è indice dell’opera secondo l’Amore sopra citato: 47 bambini nella scuola materna, 370 bambini nella primaria, 127 nelle medie e per l’anno in corso; a luglio, negli esami a conclusione delle elementari, la scuola costruita nella missione in togo ha ottenuto i risultati migliori rispetto agli istituti del medesimo settore; la mensa è per 115 bambini (colazione e pranzo); hanno seguito il catechismo 68 persone; 27 hanno ricevuto il Battesimo e la prima Comunione e la Cresima; passano inoltre, in media, 500 pazienti al mese dall’infermeria e di questi almeno un decimo viene accompagnato in ospedale per analisi, esami, operazione e cure che vanno oltre alla semplice infermeria; sono state riparate 18 case con tetti rifatti, pagati 23 affitti annuali; 512 studenti di ogni ordine e grado aiutati economicamente per gli studi (di questi 2 seminaristi).
Articolo aggiornato il 28/10/2021 11:08