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Così la Guardia di Finanza ha preso un altro marocchino. 13mila euro nelle mutande

Lo scorso 28 agosto abbiamo raccontato come la Guardia di Finanza avesse individuato e poi arrestato un marocchino con 8 kg di cocaina, 26000 euro in contanti e un’arma da fuoco clandestina. L’arresto era stato piuttosto rocambolesco e quattro militari erano stati feriti e avuto bisogno delle cure mediche. Questa mattina i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno fermato, su ordine della procura della Repubblica di Milano, il complice del marocchino e capo di un’organizzazione di trafficanti di droga che agiva su tutto il territorio Lombardo, individuato grazie alle indagini che hanno seguito l’arresto del primo.

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Si tratta di M.A., marocchino e fratello maggiore del marocchino arrestato il 27 agosto. ” Il fermato, clandestino sul territorio nazionale, con precedenti per spaccio di droga per elevati quantitativi, identificato a seguito di specifici e riservati servizi di pedinamento, è stato bloccato prima che potesse tentare la fuga dall’Italia e portato al carcere di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria.” Questo è quanto dice il comunicato della Guardia di Finanza in rapporto all’arresto.

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I finanzieri danno anche qualche altro particolare su questo secondo importante arresto eseguito dalle compagnie della Guardia di Finanza di Gorgonzola e di Paderno Dugnano. M.A. è considerato il principale responsabile dell’ approvvigionamento de grande quantitativo di droga e al momento dell’arresto ha avuto il tempo di infilarsi 13.000 in contanti negli slip, che sono stati trovati durante la perquisizione approfondita avvenuta in caserma.

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E’ il caso di dire che il traffico di droga gli aveva fruttato così tanti soldi, fatti a discapito della salute degli abitanti del paese che lo ospita, che gli uscivano persino dalle mutande. Ora però non li ha più e lo aspettano almeno 4 anni di carcere e l’espulsione a vita da nostro paese. È la condanna standard per questo genere di trafficanti.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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