Barbara Contini, la campionessa non vedente candidata in “Lega per Salvini Premier” per il Consiglio comunale di Milano
Barbara Contini, nata ad Abbiategrasso nel 1976 e residente a Robecco sul Naviglio, ci porta la sua esperienza di donna, sportiva, scrittrice con una vita decisamente speciale. Un diploma Commerciale e Amministrativo ottenuto all’istituto “Einaudi” di Magenta, una laurea magistrale in Lettere Moderne all’università Cattolica di Milano per la quale ha ottenuto un punteggio di 110 e lode con la tesi “Le forme della lettura.
Dall’antichità al Progetto LIA” (Libri Italiani Accessibili), buone conoscenze informatiche e linguistiche, un lavoro nell’ambito della tutela ambientale con Tam Servizi Idrici S.r.l., Cap Gestione S.p.A. e poi Amiacque S.r.l. ma anche e soprattutto una medaglia d’oro col titolo di Campionessa italiana per il tiro con l’arco e un record del mondo indoor mantenuto fino al 2020. Ora l’impegno politico a fianco della Lega Nord e una sensibilità in più, aggiuntiva rispetto a quella femminile.
Già perché la campionessa italiana ha ottenuto una presenza costante sul podio nei Campionati nazionali per la categoria Visually Impaired, in quanto non vedente da entrambi gli occhi, in attesa di coronare il sogno di partecipare alle paralimpiadi di Parigi dove si aspetta l’apertura della categoria non-vedenti e ipovedenti per la disciplina di tiro con l’arco. Questa condizione l’ha portata a vivere una vita diversa, non meno ricca di esperienze, ma piena di piccole grandi sfide di ogni giorno che hanno richiesto di fare bene, in tempi celeri, ottimizzando le risorse disponibili.
Tra queste sfide l’impegno in politica in seno alla Lega e per Milano. Conosciamo meglio Barbara Contini sotto nel suo impegno in politica.
Il contesto della Sua candidatura
“Sono candidata nella lista ‘Lega per Salvini Premier’ per il Consiglio comunale di Milano – spiega – “Posso essere votata dai cittadini residenti in tutto il territorio comunale, quindi in tutti i nove municipi”.
In che settore porterà la Sua esperienza?
“La mia formazione abbraccia diversi ambiti, ma le maggiori competenze le ho acquisite nell’ambito della disabilità – prosegue – L’essere un disabile è la mia condizione da sempre e in questo modo voglio propormi ai milanesi per offrire loro un concreto supporto in un settore così delicato. Lo sport è una parte di me come disabile che pratica agonisticamente una disciplina, e quindi non vedo molto distacco nelle due attività. L’ambiente è invece la mia formazione lavorativa. Ci sono molti punti sospesi e nodi da districare sull’argomento per il Comune di Milano, e, se utile, di certo darò il mio contributo”.
Perché l’elettore dovrebbe votare questa lista e perché dovrebbe accordarLe la sua preferenza?
“Nelle scorse legislature il gruppo della Lega in Consiglio comunale ha cercato di portare avanti grandi e piccole istanze che giungevano dal territorio e soprattutto dalle periferie. I rappresentanti della Lega sono sempre rimasti accanto ai cittadini, incontrandoli ai gazebo e nelle manifestazioni cittadine, facendo proprie le richieste giunte – specifica – L’elettore dovrebbe accordarmi il suo voto di preferenza perché sono un nome nuovo, con un bagaglio di competenze molto particolare, e con una capacità lavorativa dettata da più di vent’anni di lavoro nell’ambito pubblico, ma soprattutto perché quando mi prendo un impegno lo porto sempre a termine, qualsiasi cosa accada”.
Se la lista a cui appartiene avrà un ruolo attivo nell’Amministrazione, cosa farà per Milano? Ci saranno scelte-strategie a favore anche dell’Abbiatense e del Magentino?
A livello lavorativo, politico e sociale, Barbara Contini ha avuto ruoli attivi sul territorio e anche sull’Abbiatense-Magentino. Ci saranno ricadute positive su queste zone? “Ho dei bei ricordi nelle mie attività svolte per la pubblica amministrazione della zona del Ticino, soprattutto nel comune di Robecco sul Naviglio dove sono cresciuta – riprende – Non dobbiamo dimenticarci che il Comune di Milano ha la presidenza della Città Metropolitana, e quindi ha un peso importante nelle decisioni legate al territorio, soprattutto in materia di ambiente. Ma non solo.
Milano spesso viene presa a modello per alcune attività specifiche. In questo le positività sono cose utilissime, soprattutto da ‘esportare’ sul territorio. Il mio lavoro per Milano sarà volto ai suoi cittadini, ma di certo replicabile anche altrove, perché se i progetti o le attività hanno un riscontro positivo per i cittadini di Milano, possono di certo essere positivi anche per i cittadini dell’area metropolitana”.
Come si presenterebbe a chi non La conosce ancora?
“Sono sempre stata coerente con me stessa, caparbia nelle mie decisioni e nelle mie scelte, e non mi sono mai risparmiata nello svolgimento delle mie diverse attività. In pratica: una testa dura che va fino in fondo alle cose – conclude -Certo, sono anche una donna, un’atleta e una nonvedente. Cose di cui vado fiera. L’attività sportiva mi ha insegnato una maggiore determinazione, resiglienza e perseveranza per raggiungere gli obiettivi prefissati. Non trovo che l’avere una minorazione visiva sia una discriminante, bensì un valore aggiunto perché mi permette di vedere le cose con gli occhi degli altri, come del resto recita il motto della mia campagna elettorale: VOI SARETE I MIEI OCCHI. IO SARÒ LA VOSTRA VOCE”.