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Non c’è che dire, l’impegno della Pro loco per la giornata di domenica 5 settembre 2021 in occasione della “Passeggiata tra le ville storiche” è stato davvero meritevole: organizzazione dell’evento, accensione prenotazioni e adesioni in loco, coinvolgimento dei giovani liceali della zona per fare da ciceroni, eventi collaterali benefici, controllo (ad uno ad uno) dei “Green pass” dei visitatori, attenzione a non creare assembramenti. Dal canto loro gli studenti hanno prestato tempo e fatica documentandosi (chi più chi meno) sull’edificio da illustrare.
Anche l’afflusso dei visitatori è stato considerevole (ben più di un centininaio), tenuto conto per l’appunto che poteva accedere all’evento solo chi era in possesso di “Green pass” e comunque se la sentiva di compiere il tour in tempo di pandemia. Insomma, la voglia di ricominciare c’è stata e si è vista.
Peccato però che i luoghi visitabili sono stati davvero pochi e di questi è stato possibile nella maggioranza dei casi visionare solo i cortili e gli esterni. No dunque all’apertura (almeno delle porte) della filanda contenuta nel Castelletto, no all’apertura del museo del legno e della cripta della chiesa parrocchiale di San Vittore martire. Si alla visita del Santuario della Madonna dei Miracoli ma senza guida per un disguido nell’organizzazione (la guida era disposizione). No alla visita del museo Pisani Dossi (che però segue date di apertura proprie). No alla visita di altre ville a causa di ristrutturazioni probabilmente interne, dato che diversi visitatori hanno sottolineato che dall’esterno tali lavori non erano visibili). No alla visita perchè in quella data si tenevano già eventi. No semplicemente perchè c’è chi non ha dato adesione all’evento.
I proprietari delle ville possono infatti decidere autonomamente di aprire o meno le porte delle loro abitazioni, non essendo sovvenzionati dalla Pro loco o da altri enti per tale evento. Il discorso dell’apertura “obbligatoria” è semmai legata alle giornate del Fai (se l’edificio rientra nel circuito). I fondi che arrivano invece dalle Belle Arti riguardano gli eventuali lavori di ristrutturazione. Vietatissimo inoltre scattare foto anche da parte dei bambini intervenuti: solo (e solo in alcuni casi) foto con cellulari riferite a particolari come può essere l’affresco su un muro esterno o una grondaia decorata.
Massima disponibilità invece da parte dei Padri Somaschi che risiedono a Palazzo Brentano e che hanno aperto le porte conducendo i visitatori in diverse sale, nel’aula magna, nel giardino e nella cappella. Qui erano disponibili anche cartoline del palazzo (com’era e com’è) e l’opuscolo della storia dell’edificio. Ampia visita anche in villa Pagani-Della Torre sede della Pro loco e nel palazzo di villa Ferrario (parco compreso) dove ha sede il municipio. E proprio la Pro loco ha offerto altresì le guide cartacee e le cartoline della foto storica della sua sede, con tanto di timbri dei luoghi visitati.
Villa Frisiani-Olivares-Ferrario, Castello di Sant’Ambrogio, chiesa di San Vittore martire, casa di Carlo Dossi, Palazzo Brentano, Santuario arcivescovile della Madonna dei miracoli di Corbetta, Villa Pagani-Della Torre: 7 in tutto su 19 luoghi di interesse tra ville, edifici, musei, chiese); occorre precisare che un pugno di essi come ad esempio il vecchio consorzio o i laboratori attinenti “Caminon del Verza” non sono mai stati accessibili al pubblico.
Si tratta di eventi diversi dalla “Passeggiata delle ville storiche”, organizzati da associazioni diverse. Gli stessi hanno contribuito tuttavia a vivacizzare Corbetta e non è mancato chi, interessato proprio a quest’ultimi, ha aderito alla passeggiata proposta dalla Pro Loco.
Si tratta del banchetto del Cif (Centro italiano Femminile) e dell’aperitivo con Mojbetta e stuzzichini: mojito analcolico (Lemonsoda zero zucchero, lime, menta e ghiaccio) adatto anche ai bambini, il cui ricavato (oltre 80 euro) è andato per il centro “Il Melograno”.
Articolo aggiornato il 06/09/2021 10:10