2 ragazzini arrestati e accusati di rapina
Lo scorso Venerdì 3 settembre, 2 ragazzini, uno marocchino e uno egiziano, entrambi minorenni, sono stati arrestati dalla polizia e portati in un istituto di reclusione minorile. L’ordine di carcerazione dei 2 minorenni era arrivato dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale dei minori che ha coordinato le indagini degli agenti del Commissariato Porta Genova. Sono accusati di rapina.
I ragazzini e i fatti
Lo scorso 20 febbraio i 2 giovanissimi hanno avvicinato un gruppo di coetanei nei giardini di via Dezza, Milano. Armati, uno con un coltellino svizzero e l’altro con un coccio di bottiglia, hanno minacciati 4 altri ragazzi facendosi consegnare 40 euro, un giubbotto e un paio di cuffie bluetooth di alto valore, per poi fuggire.
Gli investigatori della polizia ci hanno messo mesi per raccogliere un numero sufficiente di prove che permettesse di identificare con certezza i due baby rapinatori che, nonostante la giovane età, avevano già dei precedenti specifici. L’ultima prova della loro colpevolezza è arrivata con il ritrovamento, durante una perquisizione domiciliare disposta dal giudice, del giubbotto e delle cuffie che i due rapinatori avevano portato via alle loro vittime.
Le indagini dopo l’arresto
I poliziotti stanno continuando le indagini anche dopo l’arresto dei 2. Nella zona di via Dezza, fra la zona Solari e il quartiere di via Washington, sin dai primi mesi dei quest’anno si sono verificati diversi episodi simili e stanno cercando di capire se alcune delle rapine avvenute siano opera della stessa coppia di giovani.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.