SemineRho. La raccolta semi per piantumare nuovi alberi
Dal gruppo di Gente di Rho è arrivato in redazione un comunicato stampa che riguarda Seminerho, una interessante iniziativa ambientale. Si tratta della semina di nuovi alberi. E’ una bella e simpatica iniziativa, elettorale forse, ma solo fino a un certo punto. In ogni caso utile e che, riguardando gli alberi che, si sa, crescono lentamente, continuerà ad avere effetti benefici negli anni a venire.
Una originale idea, chiedere ai cittadini che hanno a disposizione dei semi di albero, di consegnarli nella sede Di Gente di Rho, in via Matteotti 41 a Rho oppure ai gazebo, dove da domani , primo settembre, si potranno anche ritirare delle bustine in cui mettere il seme consegnato e scriverci il nome che si vuol dare alla pianta. Ci sarà chi si occuperà della semina e della cura delle piantine fino a che, diventate abbastanza grandi, potranno essere messe nelle loro dimora, con una targa con il loro nome.
Per esperienza diretta posso dire che, mi è capitato diverse volte, se ben curato e fresco il seme di un’albicocca, di una pesca, di una prugna appena mangiate possono diventare alti e forti alberi da frutta. Lo stesso vale per ciliegi, aceri e per tante altre piante che incontriamo sulla nostra strada ogni giorno. Val la pena di provare.
Riceviamo e pubblichiamo da Gente di Rho sull’iniziativa SemineRho
Gente di Rho nasce con la gente e per la gente. Abbiamo quindi pensato di iniziare da subito, durante la campagna elettorale, realizzando un progetto per coinvolgere la gente sul tema dell’importanza delle piante come unico mezzo per ridurre la concentrazione di CO2 e degli altri inquinanti, che generano il famoso effetto serra che intrappola la radiazione solare e surriscalda il pianeta.
Ci sono obiettivi che non si possono raggiungere senza la collaborazione attiva dei cittadini. Il tema del surriscaldamento terrestre causato dall’effetto serra è anche una grande preoccupazione dei giovani che vedono davanti a loro un futuro molto incerto a causa delle previsioni catastrofiche causate dall’innalzamento delle temperature.
E’ quindi nato SemineRho: un progetto di raccolta dei semi che, invece che essere gettati via, vengono da noi raccolti al fine di creare un vivaio dove fare crescere le piccole piantine a costo “zero”. Il risparmio generato permetterà di poter acquistare piante ad alto fusto. Le piccole piantine saranno messe a dimora in un vivaio protetto e irrigato, dove potranno crescere fino a quando potranno essere spostate nella loro sede definitiva.
La voce dei promotori di Seminerho
Paola: “L’idea di SemineRho è nata studiando le “best practices” mondiali come quella di Wangari Maathai (premio Nobel per la Pace 2004) che ha combinato scienza, impegno sociale e politica attiva. Più che proteggere semplicemente l’esistente habitat, la sua strategia è stata quella di coinvolgere la gente fondando il Movimento Green Belt (Cintura Verde), dove per circa 30 anni ha attivato donne povere per piantare 30 milioni di alberi.
Oltre alla sfida del “Green Deal” europeo, il progetto si colloca anche nell’Agenda 2030-Obiettivo 11: che promuove per le città nuove idee, per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare e crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà, proteggendo e salvaguardando il patrimonio culturale e naturale delle città.”
Claudia: “Il progetto SemineRho è anche e soprattutto, una denuncia della cattiva gestione della piantumazione effettuata dall’attuale amministrazione che ha piantumato solo piccoli arbusti (favorendo la quantità invece che la qualità) tra l’altro, mal tenuti, come da fotografia scattata recentemente nei prati di Castellazzo di Rho).
Uberto: Il nostro programma MiglioReRho, invece prevede la messa a dimora di piante ad alto fusto perché solo alberi di una certa dimensione possono incidere sulla cattura della CO2. Inoltre gli arbusti piantumati in periferia possono creare nel tempo zone d’ombra dove può crescere la delinquenza. Proprio lì vicino, dove sono stati ora piantati gli arbusti, qualche anno fa erano stati tagliati proprio per motivi di sicurezza. La stessa cosa è stata effettuata lungo il fiume Olona, dove sono stati piantumati piccoli arbusti che presto dovranno essere tagliati per problemi di sicurezza.
Claudia: Essenziale sarà la videosorveglianza e la presenza di Polizia di Quartiere per garantire in queste zone di periferia adeguata sicurezza per le persone che desiderano passare qualche ora fuori dell’abitato.
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