Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
“Oggi abbiamo voluto presentare un’artista newyorkese venuta a Corbetta per realizzare un murales nella nostra città. C’è stata un’opportunità per realizzare nella nostra città un’opera d’arte frutto del genio di un personaggio artistico la cui fama è riconosciuta a livello internazionale – ha premesso il sindaco Marco Ballarini – Ciò non significa che i murales non avranno un seguito a Corbetta da parte di altri artisti affermati locali o nazionali. Di muri se ne troveranno. L’unica cosa è che in questi 5 anni di amministrazione comunale nessuno si è fatto avanti”.
Come si sono messi in contatto Raisa Nosova con l’Amministrazione Ballarini? “La collaborazione è nata per tutta una serie di connessioni internazionali – spiega l’artista – Da lì l’incontro con Marco Ballarini”.
Il sindaco ha sottolineato come l’opera di un’artista di primo ordine sullo scenario culturale americano e internazionale come Raisa Nosova lascerà per sempre un segno artistico tangibile in città, un murales che ha una grande valenza artistica. Il ponte artistico tra Corbetta e America non ha fatto altro, oltretutto, che rafforzare i legami tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America.
Il murales sarà terminato domenica sera, 5 settembre e il titolo non è ancora stato scelto dall’artista. Resta tuttavia ben in evidenza il pavone a cui si aggiungeranno altri volatili per dare l’idea di un qualcosa di spirituale che si innalza verso il cielo, verso un livello più alto. Un po’ come accade nell’altra facciata del muro, quella interna all’istituto, che ospita le scale percorse ogni giorno dagli studenti e che hanno ispirato Raisa Nosova come metafora di vita.
Il ringraziamento del sindaco Marco Ballarini va a Raisa Nosova, che ha realizzato gratuitamente l’opera d’arte, a chi ha donato i colori, a chi ha ospitato gratuitamente l’artista e a ‘La Quercia onlus’ che ha partecipato alla cura della parte logistica”. Il sindaco ha quindi rimarcato il ponte di solidarietà che da sempre contraddistingue le associazioni e le persone “comuni” di Corbetta.
“Mi definisco un’artista del mondo perché ho viaggiato in tutto il mondo e anche nel Sud Est Asiatico. Il viaggio è un tema ricorrente nelle mie opere – spiega – L’arte deve essere uno scambio a due direzione: iterazione tra mondi diversi e il viaggio permette proprio di far ciò”. Nel murales spiccano forme di conversazione tra classico e contemporaneo, semplicità, idealismo anche un pizzico di nostalgia. Sulla facciata si ha un’idea di elevazione verso l’alto, una visione del mondo che mette insieme elementi diversi. Dialogo tra idealismo e realismo e non poteva mancare per l’appunto il pavone che ormai è diventato un simbolo di Corbetta.
“Questo è un primo step dove facciamo un’opera d’arte nata da mano di un’artista di fama internazionale – ribadisce il sindaco – Se ci sono altri artisti locali o nazionali che vogliono fare altrettanto gratuitamente ben venga! Nell’aria c’è poi un altro progetto con “Città dei bambini” al fine far realizzare ai più piccoli dei murales ma non è stato ancora definito dove e quando. Marco Ballarini ha infine evidenziato come sicuramente il muro della via Parini (scuole) non potrà essere toccato perché è vincolato e come sarebbe bello e auspicabile portare i murales anche nelle frazioni e nelle periferie.
Articolo aggiornato il 01/09/2021 19:06