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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Inveruno. Era circa la mezzanotte di quando è arrivata una chiamata al 112 da parte di un padre in grande difficoltà. Non riusciva a contenere la rabbia del figlio, che stava dando in escandescenze nell’appartamento, nelle vicinanze di via Palestro.
La centrale operativa dei carabinieri della compagnia di Legnano ha inviato sul posto 2 pattuglie. Una era nei pressi ed è arrivata quasi subito a casa del povero padre, che aveva più volte chiamato il 112. L’altra pattuglia arrivava in supporto dalla stazione di Busto Garolfo. All’arrivo sul posto della prima pattuglia, il figlio dell’uomo se ne era già andato. del suo passaggio rimaneva l’abitazione, completamente a soqquadro, con piatti e bicchieri rotti e altri oggetti in frantumi. Il padre era trafelato e provato.
Intanto che i colleghi soccorrevano il povero padre, la seconda pattuglia è arrivata ad Inveruno. Mentre passavano in via Como, hanno visto un uomo di circa 30 anni che aveva sfondato il vetro di una vecchia Renault Twingo, parcheggiata in strada, e stava armeggiando all’interno. I militari si sono fermati a fianco dell’auto e hanno bloccato l’uomo mentre era ancora per metà all’interno dell’auto, con Sorpreso mentre era infilato nell’auto, a gambe a penzoloni . L’uomo non è riuscito a fuggire e i carabinieri lo hanno bloccato.
Intanto la pattuglia che si trovava nell’appartamento dove c’era stata la lite aveva effettuato delle verifiche e aveva comunicatole alla Centrale operativa le generalità dell’uomo che aveva distrutto l’appartamento del padre. Si trattava di un 32enne pregiudicato residente a Nerviano che era a casa del padre perchè sottoposto agli arresti domiciliari. La sua uscita da casa era quindi una evasione, ed è stato diramato l’allarme per la ricerca.
I carabinieri lo hanno ritrovato quasi subito. Infatti si trattava dell’uomo che i carabinieri di Busto Garolfo avevano bloccato mentre rubava nell’auto. L’evaso è stato quindi portato al Comando della Compagnia di Legnano per essere sottoposto ai rilievi fotosegnaletici e poi essere trattenuto nelle celle del comando. Questa mattina il magistrato ha convalidato l’arresto. La proprietaria dell’autovettura, chiamata, ha sporto denuncia constatando i danni.
Non è difficile indovinare, dietro a questa storia, la disperazione che la droga porta nelle famiglie. Non c’è padre, non c’è affetto, quando c’è una crisi di astinenza in atto. Molto meglio un arresto, a questo punto.
Articolo aggiornato il 21/08/2021 17:57