Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Sumer JukeBox.. Piccoli Pink Floyd a 6 anni. I Queen sono in seconda elementare. Gli U2 hanno appena finito di cimentarsi con la geografia della terza classe, mentre gli 883 hanno rigorosamente fra i 9 e i 10 anni. Quelli grandi sono gli One Direction , che hanno frequentato la quinta elementare e le scuole medie. La musica tra gli anni ’60 e il 2000 ha dominato il centro estivo comunale organizzato quest’anno a suon di musica e di jingle, che ritmavano l’inizio delle attività al amttino e al pomeriggio. Ha coinvolto più di un centinaio di bambini e ragazzi di Ossona, che hanno ritrovato la gioia di ritrovarsi insieme, anche se divisi in squadre, nella loro scuola.
Marianna Desiderio, la coordinatrice del progetto, è contenta. La ho incontrata per una chiacchierata su questa nuova esperienza al penultimo giorno del centro estivo, che si è chiuso il 30 luglio. 2 mesi intensi. L’anno scorso si usciva dalla esperienza terribile del covid 19. Il centro estivo era stato una bella esperienza ma caratterizzata dalla paura di quel periodo. c’erano le regole, i rischi, le mascherine, la distanza da tenere, e tante difficoltà e la paura.
Organizzare il centro estivo comunale nell’estate del 2020 era stato un atto di vero coraggio. Nell’estate del 2021 la fiducia meritata lo scorso anno si è rinnovata e Marianna e le sue ragazze hanno fatto davvero benissimo. I bambini sono contenti, le famiglie anche e il Centro Estivo è diventato un appuntamento importante per tutte le realtà del paese. “La collaborazione con la scuola e con la segreteria è stata positiva, così come quella con il Piano estate” ci ha detto Marianna. “Abbiamo organizzato tutto settimana per settimana, in un divenire del progetto che avevamo studiato… Sono forse mancate un po’ le gite e la piscina, ma le difficoltà create dal Covid per queste attività sono ancora tante.”
Le Animatrici del centro estivo sono state scelte fra le educatrici che, durante l’anno scolastico, lavorano nella scuola primaria e secondaria, con il prescuola e il doposcuola e con altri servizi educativi non statali. I bambini conoscevano già Arianna Colombo, Marta Prandoni, Silvia Gregolin, Stefania Orefice e Rossella Turri. Anche l’ausiliaria, la signora Rina Milani, cui è affidato il più che mai necessario servizio di pulizia e igienizzazione degli ambienti, e le collaboratrici della mensa, Maria Pia Ferrara e Rita Rizzo, sono solide presenze, ben conosciute dai bambini. Così come lo sono le 3 supplenti ed educatrici di sostegno Raffaella Invernizzi, Martina Daccó e Bruna Garavaglia.
Ci sono state le uscite in proloco, al parco di Villa Bosi, e al centro sportivo dell’Ac Ossona. Poi ci sono state le “entrate, con i volontari delle associazioni del paese che hanno portato ai bambini la loro esperienza e loro apporto educativo.
Il GC ossona, il gruppo di ciclismo, ha organizzato un paio di lezioni su questo sport che ha dato molto a Ossona. Come si va in biciletta, come si gareggia, cosa serve, come ci si allena: questi gli argomenti principali. L’AC Ossona, che gestisce il centro sportivo comunale e la scuola calcio, ha organizzato giochi e attività sportive, non solo calcistiche, in cui la palla era protagonista.
Il Motoclub Saturno ha parlato ovviamente di motori ma anche dei cartelli stradali, su cui è sempre bene focalizzare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi. I volontari del CVPS di Arluno hanno sensibilizzato e spiegato cos’è e cosa bisogna fare nel primo soccorso. Poche cose, quelle che anche un bambino può fare, ma che possono costituire la differenza fra la vita e la morte degli adulti. E’ bene conoscerle sin da quando si è piccoli.
La proloco Morus Nigra si è occupata di guidare i bambini, in alcuni pomeriggi passati al parco di Villa Bosi, nell’orto creativo, mostrando come si fa agricoltura e parlando di trattori, e anche di caprette , galline e pulcini, presenti anche loro durante le visite in villa Bosi. C’è poi stata la mattina dedicata al murale del Gambadelegn che sta nascendo all’angolo fra viale Europa e via Rimembranze, con il pittore Vincenzo Gornati.
Poi c’è la Guardia Nazionale che si è occupata di scortare i bambini nelle loro uscite e di due lezioni, una di educazione civica e una di educazione stradale. Emanuele Piana, Maurizio Ticozzelli, Davide Rizzo, Fatima Reyes ed io, abbiamo , a turno, accompagnato i ragazzi lungo al strada durante le loro escursioni.
Ora che il centro estivo è finito posso dirlo. I ragazzi si sono comportati come se fossero gli studenti di una scuola Svizzera o degli scolari tedeschi. Non hanno sgarrato sulle strisce pedonali, hanno atteso il via prima di attraversare, hanno rispettato i segnali manuali, e non correvano per strada. Non bravi, ma bravissimi. Si può essere orgogliosi di loro. Anche quei tragitti tra la suola e la proloco e il centro sportivo e ritorno sono diventati educativi e addestrativi.
Il piano Estate è un progetto cui il comune di Ossona ha partecipato, promosso e finanziato dal ministero dell’istruzione, e che ha permesso di attivare i corsi di rugby, di inglese con docente madrelingua, e di teatro. Quest’ anno gli educatori del centro estivo comunale, gestito dalla Coop Ale.Mar, hanno trovato il modo di integrare il loro progetto con quelli dei docenti statali del Piano Estate.
L’unica pecca che ho trovato in questa tipologia di integrazioni di progetti e attività è la mancata possibilità di partecipare a questi corsi pagati con i fondi del piano estate da parte dei bambini e dei ragazzi che non hanno frequentato il centro estivo comunale.
Secondo me si sarebbe potuto trovare un modo per dare la possibilità di partecipare a tutti i bambini residenti in paese, che erano a casa oppure che frequentavano gli altri centri estivi, ma a quanto pare il ministero aveva dato questo incentivo solo all’interno dei centri estivi coordinati e organizzati dai Comuni.
Articolo aggiornato il 07/08/2021 00:30