Milano

Sgominata banda milanese delle false griffe”made in Turchia e Grecia”. Vendevano online

Fake Luxury. La Guardia di finanza ha fermato una banda di persone che vendevano prodotti con false griffe su internet, prodotti in Turchia e in Grecia.

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano (Procuratore Aggiunto, Dott. Eugenio Fusco – Sostituto Procuratore, Dott.ssa Paola Pirotta) stanno eseguendo, dalle prime ore di questa mattina (lunedì 26 luglio 2021), un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei membri di un’associazione a delinquere presente sul territorio milanese, composta da cittadini italiani con precedenti specifici e di natura associativa, dedita all’importazione e distribuzione online di capi d’abbigliamento e accessori di lusso abilmente contraffatti.

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Il gruppo criminale introduceva in Italia e vendeva prodotti recanti delle false griffe di noti marchi di lusso del settore della moda, di elevatissima fattura (c.d. copie perfette o “super-perfette”) provenienti da Turchia e Grecia, commercializzati attraverso un portale di e-commerce dedicato e pubblicizzati attraverso campagne sui principali social network, per ampliare la base dei potenziali clienti. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano nell’ambito dell’operazione denominata “Fake Luxury” hanno portato complessivamente al sequestro di oltre 23 mila capi di abbigliamento e accessori delle più note case di moda, del valore stimato di 4 milioni di euro che, a seguito delle perizie condotte su campioni, sono risultati essere finemente contraffatti.

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Le indagini hanno consentito di disvelare un sofisticato meccanismo, ideato dai membri dell’associazione, i quali curavano l’approvvigionamento, recandosi spesso in Turchia, e gestendo, direttamente, importazione, stoccaggio e distribuzione della merce contraffatta, commercializzata su un sito web dalla grafica accattivante, a prezzi convenienti ma non così bassi da poter indurre la clientela a pensare che si trattasse di prodotti falsi.

Più recentemente, per dare una parvenza di legalità all’attività svolta, i membri dell’organizzazione delinquenziale avevano avviato contatti con soggetti legittimamente operanti nel settore della moda per accreditarsi quali rivenditori ufficiali di alcuni marchi, così da creare una zona “grigia” di vendita in cui mescolare prodotti originali e prodotti falsificati.

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L’ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Milano ha accolto le richieste del Pubblico Ministero inquirente, emettendo Ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 7 indagati, di cui 4 agli arresti domiciliari, 2 destinatari dell’obbligo di dimora e 1 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Contestualmente, sono state avviate le procedure per inibire definitivamente l’accesso al portale di e-commerce, attraverso il quale venivano vendute le false griffe, e per ottenere l’oscuramento, tramite procedura di notice and takedown, dei profili social utilizzati per pubblicizzare i prodotti falsi.

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Cristina Garavaglia

Giornalista

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