L’agnello per la festa del sacrificio con il bancomat rubato
Si potrebbe dire che anche al Dio dei Mussulmani non piace quando si usa denaro rubato per i riti della festa del sacrificio. Lunedì 19 luglio, prima di cena, mentre stava effettuando delle consegne, un 44enne italiano in via Fauchè, al quartiere cascina Bullona, è stato derubato. Qualcuno si è approfittato della sua distrazione per portar via dal suo camion da traslocatore, lo zaino che vi aveva lasciato. Dentro, oltre al portafoglio e a degli effetti personali, aveva anche la carta di credito.
Poco dopo essersi accorto del furto, ha iniziato a ricevere degli SMS di alert dal proprio istituto di credito. Gli comunicavano l’effettuazione di 6 transazioni da 25 euro ciascuna, effettuate con la sua carta di credito in una macelleria in via Varesina, a Villapizzone. Si è quindi recato sul posto, chiedendo contemporaneamente l’intervento della Polizia di Stato. I poliziotti giunti sul posto hanno chiesto informazioni al macellaio, un cittadino egiziano di 33 anni.
La festa del sacrificio con i soldi di qualcun altro
Il macellaio ha riferito che pochi minuti prima un uomo aveva acquistato della carne di agnello e altri prodotti da utilizare per la Festa del Sacrificio ( il rito mussulmano), pagandoli con 6 transazioni contactless, e non con un unico pagamento. aveva detto di non ricordarsi il PIN della carta di credito. Dopo aver pagato con la carta rubata, aveva detto al macellaio che sarebbe passato il giorno dopo a ritirare la carne.
Il mattino dopo
Ieri mattina, quindi, gli agenti del Commissariato di Quarto Oggiaro, si sono recati nella della macelleria in abiti borghesi. Poco lontano c’erano i loro colleghi in divisa, che attendevano l’ordine di intervenire. Poco dopo è arrivato un 37enne algerino che indossava lo zaino rubato, è ha ritirato la carne d’agnello ordinata la sera prima. I poliziotti lo hanno quindi fermato per ricettazione, e indagato in stato di liberà per indebito utilizzo di carte di credito.
Temeva di essere aggredito?
Una volta perquisito, sul posto, lo hanno trovato anche in possesso di un coltellino a forma di tessera, che aveva addosso. Si tratta di quelle finte carte di credito che si comprano su internet e che, aprendosi, si trasformano in coltellini a doppia lama. Sono vendute come armi da autodifesa, ma non è lecito portarle con sè, ed è particolarmente sospetto averle quando si compra la carne per la festa del sacrificio con la carta di credito rubata ad un italiano che lavora.
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