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Milano. La squadra investigativa del commissariato dei porta Genova, della polizia di Stato, da qualche tempo teneva sotto controllo due cittadini filippini pluripregiudicati, residenti in via Giacosa, nel quartiere Turro Rovereto, a Milano. Secondo quanto comunicato dalla Questura, lo scopo dell’operazione era quello di risalire alle centrali di diffusione e rifornimento della droga, in particolar modo il pericolosissimo shaboo, tramite gli spacciatori al dettaglio.
I due filippini, il 26enne A.F. e la 31enne O.J., condividevano l’appartamento con un’altra coppia di filippini, (risultati estranei al giro di droga) nell’appartamento di via Giacosa.
Sono entrambi pluripregiudicati per reati legati alla droga, inoltre A. F. era sottoposto all’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria presso il Commissariato Villa San Giovanni, mentre O.J. era agli arresti domiciliari. Il 10 giugno i poliziotti hanno deciso che era il momento di entrare in azione e hanno bussato alla porta dell’appartamento.
Durante la perquisizione i poliziotti del commissariato hanno trovato 2 grammi di shaboo, denaro contante, e materiale per il confezionamento delle dosi. I due si sono assunti completamente la responsabilità del possesso. 2 grammi di shaboo sono più di 20 dosi. Dall’analisi dei loro telefoni e dei loro contatti sui social media e dalle conversazioni nella messaggistica, i poliziotti hanno raggiunto il loro scopo e individuato X. J., un 43enne cinese incensurato che ha un negozio di sartoria in via Ratti, nel quartiere di Trenno. Il sarto cinese usava il suo negozio di sartoria e di riparazioni come centrale di rifornimento degli spacciatori “locali”.
Sempre dalla Questura comunicano che i poliziotti, nonostante menzogne e le tante resistenze, sono riusciti a trovare le chiavi dell’ appartamento sopra il negozio. Qui hanno trovato 23 grammi di shaboo e 7 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi e un bilancino di precisione. I due filippini e il sarto cinese sono stati arrestati. l’operazione del commissariato ha portato anche al sequestro di 11.800 euro in contati, frutto dell’attività di spaccio di droga. Calcolando il costo medio al dettaglio di 100 euro a dose, lo shaboo sequestrato avrebbe fruttato, se venduto, 25mila euro, e i 7 grammi di cocaina, circa 14 dosi, circa 700 euro.
Articolo aggiornato il 22/08/2022 23:40