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Alcune notizie con il resoconto, fornito dalla questura di Milano, della partita di calcio Inter Sampdoria di sabato pomeriggio, allo stadio di San Siro. Non sono i risultati della partita che interessano, questa volta, ma il comportamento dei tifosi, soprattutto relativamente alle regole anti contagio per il covid. Non si hanno ancora i risultati dei mega assembramenti della scorsa settimana. Passati i giorni dedicati all’incubazione della malattia e il naturale calo dei tamponi effettuati nel week end, solo tra lunedì e martedì sapremo se Milano finirà nuovamente in zona rossa a causa di quei 30mila assembrati, oppure se quei 30 mila assembrati non si sono ammalati e quindi potranno garantire a tutti la libertà.
L’ area individuata per la stazionamento dei tifosi ai quali è stato consentito fare il tifo per l’Inter era quella vicino dello stadio “Meazza”, in Piazzale dello Sport. Da lì sono passati i 2 pullman che portavano i giocatori allo stadio. C’erano circa 3500 persone attorno al Baretto e lungo il tratto di strada percorso dalla squadra. L’afflusso è stato attentamente monitorato e lungo le vie di accesso si è proceduto all’identificazione di 1100 tifosi.
Gran parte della tifoseria aveva la mascherina e ha rispettato il distanziamento. Solo al momento del passaggio dei due autobus si sono avvicinati ai margini della strada e una parte dei tifosi si è accodato agli stessi, che procedevano a passo d’uomo per permettere ai tifosi di accompagnare i giocatori sino alla rampa di accesso al garage sotterraneo dello stadio.
Sono stati accesi alcuni fumogeni nerazzurri. Un gruppo di tifosi si è organizzato e con magliette con scritto staff si è preso l’incarico di contenere l’entusiasmo degli altri, anche se dalle immagini che girano, lo hanno fatto con un certo entusiasmo. Dopo l’entrata dei pullman i tifosi se ne sono andati, ordinatamente, lungo la via Caprilli. Le forze dell’ordine hanno invece mantenuto il presidio fino alla fine della partita.
Nello stesso momento in centro, e nelle zone della movida, sono stati aumentati i presidi delle forze dell’ordine. Il timore era che potesse verificarsi un altro episodio come quello di domenica scorsa, per la vittoria dello scudetto dell’Inter. Quindi le zone di Duomo-Vittorio Emanuele-San Babila, Corso Garibaldi-Corso Como, Darsena-Navigli, Brera, Colonne San Lorenzo e Corso di Porta Ticinese erano attentamente sorvegliate.
Tutta l’attività di controllo per scoraggiare gli assembramenti pre e post partita di calcio hanno prodotto il controllo dei documenti di circa 2200 persone, che sono moltissimi da effettuare in una sola giornata.
Questa volta è andata bene, nonostante in città ci fosse in giro moltissima gente. Uno degli effetti psicologici del lock down che subiamo ancora è la paura della gente. Una paura che prima o poi dovremo superare “Questi stringenti controlli hanno consentito di evitare situazioni di assembramento nelle zone più sensibili della città, che, pure interessate da consistenti presenze, sono state liberamente fruite, senza criticità, da cittadini che hanno trascorso il sabato pomeriggio, per le strade, nelle vie dello shopping e presso i locali aperti al pubblico.”
Articolo aggiornato il 22/08/2022 22:49