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La sera del 23 aprile i carabinieri della Compagnia di Corsico hanno arrestato 5 moldavi, che gestivano un traffico di volanti, plance, navigatori satellitari, e gruppi ottici ( le telecamere del parcheggiatore automatico), oltre a targhe, da automobili di lusso parcheggiate in strade e cortili. Le loro preferite erano le Audi, le Bmw e le mercedes.
I 5 facevano parte di 2 diverse organizzazioni che avevano la base logistica a Corsico, nella casa di una donna moldava. Lì abitavano tutti e 5 gli arrestati. L’appartamento era la base da cui partivano e in cui ritornavano i ladri dopo aver compiuto i furti in località scelte con attenzione. I moldavi non perdevano un giorno. Quotidianamente elaboravano il loro “giro” e si recavano nei luoghi dei furti a bordo di numerose automobili rubate cui erano state cambiate le targhe, anch’esse rubate ma da poche ore, e il cui furto non era stato quindi ancora denunciato.
Arrivavano in tarda serata nelle località scelte con cura nelle Province di Milano, Lodi, Pavia, Como, Varese, Piacenza e Monza Brianza. Rimanevano sino all’alba, compiendo i loro raid. Poi facevano ritorno a Corsico, dopo aver nascosto la refurtiva nei boschetti della zona.
Il secondo step era il riciclaggio. Infatti, dopo aver recuperato la refurtiva, settimanalmente la spedivano in Moldavia utilizzando gli autobus di linea che partono dal capolinea di via Tertulliano, a Milano.
Nella notte tra il 22 e il 23 aprile era stato compiuto un raid fra Abbiategrasso e Cassinetta di Lugagnano e nella mattinata del 23 aprile i carabinieri hanno fermato uno degli autobus poco prima che passasse il confine, per dirigersi verso la Moldavia. A bordo vi erano molti dei componenti delle autovetture derubate la notte prima e gli effetti personali dei loro proprietari. Tutto è stato sequestrato ed è stata la prova finale di come avveniva il traffico delle due organizzazioni. Sarà poi restituito ai legittimi proprietari.
L’operazione parte da una attenta indagine effettuata al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Corsico sotto la direzione della Procura della Repubblica di Milano. Già nel mese di marzo 2021, il Nor della compagnia di Corsico aveva proceduto al fermo di indiziato di delitto di iniziativa nei confronti di 3 persone, che sono state ritenute responsabili di numerosi furti simili commessi pochi giorni prima dell’arresto nella Provincia di Milano. Al secondo gruppo arretato il 23 aprile sono stati attribuiti 35 raid commessi fra il novembre 2020 e l’aprile 2021.
I 5 arrestati sono ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro, dei delitti di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio e ora, dopo le formalità di rito si trovano nella casa circondariale di Milano San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il 16 aprile, dal comando della polizia locale di Arluno fa era stato lanciato un allarme che riguardava due Mercedes classe A con i loro numeri di targa. Una delle targhe risultava di un modello diverso, non era infatti quella originale della Mercedes classe A. Si trattava probabilmente di una della auto utilizzate da questi banditi (o da altri che usano le stesse metodologie). La ricerca delle auto in quella occasione aveva coinvolto anche i cittadini, invitati a fornire il loro aiuto alle forze dell’ordine per rintracciare le 2 auto. Un appello molto seguito in tutta la zona dell’altomilanese.
Un raid molto simile a quelli descritti era capitato a Vanzaghello (Mi) a novembre 2020. In una notte, verso le 2 o le 3 del mattino, un gruppo di malviventi aveva rubato volanti, gruppi ottici e due automobili di grossa cilindrata, oltre ad aver rotto i finestrini di diverse altre automobili parcheggiate nei cortili e nei box, oltre che lungo le vie del tranquillo paese dell’altomilanese.
Articolo aggiornato il 26/04/2021 17:32