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Il mercato delle droghe sintetiche vale 30 miliardi ogni anno

Il nuovo Rapporto pubblicato da Eurojust ha fatto oggi rilevare come l’aumento della produzione di droghe sintetiche ponga sfide legali ad ogni paese. Eurojust è l’agenzia europea per la giustizia che si occupa di coordinare delle azioni comuni fra paesi dalle legislazioni e dai sistemi giudiziari differenti. L’agenzia sta infatti valutando diversi aspetti delle legislazioni che rischiano di permettere a chi traffica in morte (questo è l’effetto delle droghe) di farla franca.

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Vi è in Europa un netto aumento della produzione di droghe sintetiche come le metanfetamine, dicono da Eurojust. E’ un fatto che pone delle sfide crescenti ai pubblici ministeri in tutta Europa. Modificando rapidamente la composizione delle sostanze chimiche utilizzate per questi farmaci, come, ad esempio, fosforo rosso, MAPA e APAA , o creando nuove sostanze, i produttori cercano di sfruttare le lacune legali per evitare arresti e evitare procedimenti giudiziari.

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Come proteggere la salute pubblica e quella individuale

E’ sempre Eurojust che fa rilevare che a causa delle incertezze legali è spesso difficile dimostrare che i fornitori vendono deliberatamente droghe o sostanze illegali. Inoltre, rintracciare la vendita di droghe sintetiche tramite i mercati online, in particolare nel dark web, è un problema di difficile soluzione per chi deve presentare prove nei procedimenti giudiziari. Oltre ai problemi che pongono dal punto di vista giudiziario, la disponibilità di queste droghe danneggia gravemente la salute pubblica, oltre qeulla individuale, ed è quindi un problema che gli Stati membri dell’Unione Europea non possono permettersi di non affrontare.

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Dai membri italiano e sloveno di Eurojust la raccomandazione di attivare al più presto l’agenzia nel caso di indagini su traffici di droga che coinvolgono più paesi europei

Il presidente della squadra anti traffici illegali, e membro per l’Italia di Eurojust, Filippo Spiezia, ha dichiarato che “Il traffico di droga continua a crescere ed è una sfida importante per le nostre società. Eurojust è pienamente impegnata ad affrontare questo tipo di criminalità in stile “octupus”, che minaccia sia la salute pubblica che quella dei singoli cittadini, la nostra sicurezza e il tessuto economico della società a causa degli enormi proventi di queste attività criminali. Siamo pronti a offrire agli Stati membri il nostro sostegno per contrastare reti criminali, intermediari internazionali e riciclatori di denaro”.

Anche Boštjan Lamešić, presidente della squadra antidroga e vice membro per la Slovenia presso Eurojust è dello stesso parere. “Le autorità nazionali coinvolte in casi specifici di traffico di droga transfrontaliero dovrebbero, il prima possibile, contattare i rispettivi membri nazionali di Eurojust e ottenere il suo sostegno durante le diverse fasi delle indagini penali. La nostra esperienza mostra che nei casi di traffico di droga il coinvolgimento precoce di Eurojust è fondamentale.”

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L’agenzia aumenta l’esperienza nel contrasto al traffico di droga multinazionale

Il rapporto prende in esami di casi di traffici di droga transfrontalieri cui ha partecipato Eurojust tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2020. Il numero totale di casi aperti dall’Agenzia, su richiesta dei paesi membri, che hanno a che fare con droghe sintetiche e altre nuove droghe è quasi raddoppiato tra il 2016 e il 2020. Ora sono 562. Quasi un terzo del totale dei casi trattati.

NSP. Le nuove frontiere delle droghe sintetiche

I pubblici ministeri e forze dell’ordine devono dimostrare che i produttori utilizzano consapevolmente determinate quantità illegali, e persino legali, di sostanze precursore per la produzione dei narcotici, o le cosiddette nuove sostanze psicoattive (NSP). Stabilire le quantità utilizzate per ottenere determinate sostanze è difficile e la composizione delle droghe è regolarmente leggermente modificata. I fornitori di droghe sintetiche seguono rigorosamente la legislazione nazionale e utilizzano queste piccole modifiche per creare nuovi NSP, sfruttando le lacune legali delle legislazioni per evitare di essere chiamati a rispondere dei loro atti.

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Analisi di fattori e punti di rischio

I fattori che contribuiscono ad aprire nuove sfide sia nell’individuazione dei reati sia del modus operandi di chi li commette sono parecchi. Le norme legali per l’uso di NSP e dei loro precursori variano da Stato membro a Stato membro. Non è stata ancora proposta o attuata alcuna armonizzazione fra le legislazioni. Le indagini transfrontaliere sono macchinose perchè alcuni paesi hanno regolamenti e leggi penali in materia di stupefacenti, mentre altri applicano solo regolamenti amministrativi. Inoltre, i produttori di NPS e di droghe sintetiche, operano spesso individualmente, senza organizzazione e senza la tipica struttura gerarchica delle reti di trafficanti di droga e infine, vendita e distribuzione avvengono online, in particolare nel dark web.

30 miliardi di euro ogni anno finiscono nel mercato delle droghe sintetiche nella sola Unione Europea

l traffico illecito di stupefacenti in tutta l’Unione Europea è in forte crescita. In generale, rimane un mercato altamente redditizio in tutto il mondo, con un valore stimato di almeno 30 miliardi di euro all’anno nella sola Unione Europea. L’impatto complessivo sulle società ha conseguenze drammatiche per l’assistenza sanitaria, la governance, le economie e altre aree colpite indirettamente.

Il covid 19 ha cambiato le regole anche nel traffico di droga

Con l’arrivo della pandemia COVID-19, i gruppi della criminalità organizzata (OCG) si sono adattati rapidamente all’utilizzo delle reti online. Utilizzano canali di comunicazione protetti, cripto-telefoni, criptovalute e siti del dark web. L’uso di canali di comunicazione crittografati è stato già contrastato con un’importante operazione lo scorso anno, con Eurojust che ha sostenuto le indagini del caso EncroChat.

Acquisti diretti

Anche i clienti stanno passando all’acquisto di droga nel dark web, pagando in criptovalute e ricevendo la consegna tramite pacco postale a una cassetta postale anonima. Tutti questi sviluppi complicano le indagini giudiziarie e, in considerazione di ciò, il rapporto Eurojust suggerisce di coinvolgere la Rete giudiziaria europea per la criminalità informatica (EJCN) come attore importante in grado di supportare la lotta al traffico di droga nel dark web, su piattaforme virtuali o con altri strumenti di comunicazione.

Suggerimenti agli Stati per la lotta alle droghe sintetiche

Il rapporto di Eurojust fornisce agli Stati anche una panoramica di suggerimenti per affrontare il problema. Fra questi c’è quello di aumentare le indagini finanziarie sulle reti del traffico di droga e il sequestro dei beni dei trafficanti. Quindi la creazione di squadre investigative comunitarie, l’organizzazione di centri di coordinamento o di “giornate di azione” con il supporto dell’agenzia Eurojust, la cooperazione giudiziaria anche con altri paesi e altre iniziative che possono avere un approccio onnicomprensivo nell’ affrontare le reti criminali.

La nuova strategia adottata dalla Commissione Europea

La scorsa settimana la Commissione europea ha adottato un documento in cui si definisce ed elabora una nuova strategia per contrastare la criminalità organizzata. In particolare, l’ attenzione è riservata alla cooperazione con i paesi terzi e alle questioni legali.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 19/04/2021 18:03

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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