Trapper e violenza all’ Arco della Pace
6 nuovi arresti nelle province di Milano, Varese, Monza e Piacenza della polizia di Stato per le aggressioni avvenute a Milano, sotto l’ Arco della Pace, al parco Sempione il 26 luglio 2020. Un ragazzo di soli 19 anni M.M. prese un pugno in pieno volto e passò molti giorni in gravi condizioni, in coma farmacologico. Ora è stato dimesso dall’ospedale, ma ha riportato delle gravi lesioni. Un altro episodio era successo il 3 ottobre e qualche giorno fa sono stati catturati i responsabili.
I 6 arrestati di questa mattina sono i componenti maggiorenni della gang che, con un banale pretesto, ha aggredito una comitiva di ragazzi che stava trascorrendo la serata vicino all’Arco della Pace. “Pur distinguendo le singole responsabilità, l’aggressione era caratterizzata dalle modalità tipiche del “branco”, sintomatiche di un totale spregio dei più basilari valori dell’incolumità fisica e dignità. Il gruppo di aggressori aveva appena sempre nella zona della movida milanese alle riprese di un video di un giovane trapper emergente” dicono dalla questura.
Istigati dal trapper?
Oltre alla violenza che ha quasi ucciso M.M., i 6 e i due minorenni arrestati qualche giorno fa sono anche responsabili del fatto che la loro esplosione di violenza esagerata e senza senso ha determinato uno stato di panico tra la folla che di conseguenza si è data ad una fuga disordinata dal luogo dei fatti. Il gruppo di aggressori aveva appena sempre nella zona della movida milanese alle riprese di un video di un giovane trapper emergente.
Le indagini fra i giovani che frequentano l’ arco della Pace
Nei giorni seguenti sono state svolte delle indagini che hanno permesso alla polizia di Stato di risalire alla provenienza di alcuni gruppi di giovani che frequentano la zona. La visione delle riprese delle telecamere di videosorveglianza, unita all’esame di gruppi e profili delle piattaforme social, ha consentito alla Quinta Sezione della Squadra Mobile di ricostruire in modo dettagliato la dinamica dell’aggressione di gruppo. “Pur distinguendo le singole responsabilità, l’aggressione era caratterizzata dalle modalità tipiche del “branco”, sintomatiche di un totale spregio dei più basilari valori dell’incolumità fisica e dignità” dicono dalla questura.
Gli atti giudiziari
La Polizia di Stato, nell’ambito di una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito quindi oggi 6 misure cautelari personali coercitive. in base all’ordinanza emessa dal Gip di Milano su richiesta della Procura della Repubblica di Milano, Proc. Aggiunto dr.ssa Laura Pedio e Sost. Proc. dott.ssa Francesca Crupi. I 6 si vanno ad aggiungere ai 2 minorenni, già colpiti da provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale per i Minorenni di Milano – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Procuratore Capo dott. Ciro Cascone.
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