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Cassano D’Adda. Denuncia ai carabinieri il furto dell’ auto rubata alla mamma e subito dopo la incrocia mentre si dirige verso Inzago, con a bordo alcuni giovani. I carabinieri raggiungono l’auto e bloccano l’autista 15enne e altri 5 ragazzini. Ecco cosa è successo dopo.
Nel pomeriggio del 21 Marzo una donna di 24 anni si è recata al Comando della stazione dei carabinieri dei Carabinieri di Cassano d’Adda (MI) per denunciare il furto dell’auto della madre avvenuto nel corso della notte precedente a Pozzuolo Martesana.
Poi, mentre tornava a casa ha incrociato l’ auto rubata lungo la SP11 “Padana Superiore”. Si dirigeva verso Inzago (MI). A bordo 6 ragazzini. La giovane donna ha immediatamente chiamato il Nue 112. Dalla centrale operativa dei Carabinieri è partito l’alert per un equipaggio della sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cassano d’Adda che ha rintracciato quasi subito l’auto rubata.
L’autista guidava a bassa velocità. Per una manovra sbagliata l’auto rubata ha perso il controllo ed è andato a sbattere contro il marciapiede all’incrocio tra via Montale e via Boccaccio, a Inzago. Dal veicolo sono quindi scesi 6 ragazzini. I militari della pattuglia li hanno bloccati e identificati. L’autista era un 15enne italiano, studente, ovviamente senza patente di guida. I passeggeri sono uno studente 16enne ucraino, censurato, una studentessa 14enne italiana, uno studente 19enne italiano, una 15enne romena ed un ulteriore passeggero in corso di identificazione.
Sul posto è intervenuto personale 118, per controllare se i ragazzini si fossero fatti male nell’incidente contro il marciapiedi. Fortunatamente nessuno di loro ha avuto bisogno di cure mediche. L’autovettura è stata restituita alla proprietaria, mentre tutti gli occupanti del veicolo sono stati denunciati, in stato di libertà, per il reato di “ricettazione” ed l’autista 15enne dell’auto è stato anche denunciato in stato di libertà per guida senza patente. Il 16enne ucraino è stato denunciato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Al termine delle operazioni i ragazzini sono stati affidati ai rispettivi familiari.
Un commento dell’autore: forse è meglio riportare la scuola in presenza.
Articolo aggiornato il 22/03/2021 19:27