Milano

Via Padova. Degrado nelle aree pubbliche. Il Comune promette soluzioni

Milano, Zona di via Padova. “Ripristinare la legalità e il decoro di aree degradate o utilizzate in maniera impropria, nell’ambito di un percorso di riqualificazione ambientale e sociale lungo le sponde del fiume Lambro. 
Questo è l’obiettivo degli interventi avviati dallo scorso dicembre 2020 da parte dei settori Transizione ambientale e Demanio e della Polizia Locale con la collaborazione della direzione urbanistica e verde e del Municipio 3 in ambito Cascina Gobba, più precisamente nelle aree di via Padova 366 e adiacenze e via Rizzoli, all’altezza del civico 70 e alle spalle del distributore di benzina.”

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Chi scrive è il comune di Milano dopo che, nelle scorse settimane, l’area di via Padova in cui c’era lo sfasciacarrozze abusivo è stata sequestrata. La promessa del Comune è che “si provvederà ora a una pulizia profonda e alla messa in sicurezza.  Via Padova 366 è sede della associazione islamica di Milano chiamata moschea Mariam. C’è persino una foto su Google maps che la ritrae.

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Orti spontanei in via Padova

La situazione di quella zona tra via Padova e Cascina Gobba è tale che l’amministrazione sala definisce “orti spontanei” le attività di coltivazione di verdura che si trova nell’appezzamento a fianco a quello dello sfasciacarrozze abusivo. “L’Amministrazione, insieme al Municipio 3, oltre a censire gli attuali ortisti e interloquire con essi, individuerà una procedura per verificare la possibilità di destinare regolarmente le aree a uso ortivo, prevedendo contestualmente un percorso di affidamento delle stesse.”

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Via Rizzoli

“L’area di via Rizzoli è di proprietà dell’ INPS ed è attualmente occupata da orti abusivi e baracche realizzate con materiali di fortuna e dove negli ultimi mesi si sono verificati diversi incendi. Il settore Ambiente è già intervenuto per rimuovere significative quantità di rifiuti ingombranti riversati nelle aree attigue, di proprietà comunale.” Molti anche gli interventi delle Forze dell’ordine e della Polizia locale, ultimo quello di domenica 14 marzo, quando sono state individuate 4 persone all’interno di una baracca costruita abusivamente, 22 bombole di GPL e una stufa catalitica.”  Una situazione, quella descritta, che parla da sola del modo in cui fino a questo momento sono state curate delle aree di proprietà pubblica.

Ordinanza del Comune all’Inps ma anche a sè stesso

“Da dicembre a oggi l’Unità Problemi del Territorio della Polizia locale ha effettuato 15 sopralluoghi nell’area di via Rizzoli, provvedendo anche a rimuovere baracche e a pulire l’area con l’ausilio di Amsa, ed è intervenuta diverse volte in via Padova per verificare la presenza di carovane.”
Un’ordinanza impone alla proprietà di demolire le capanne abusivi, a mettere in sicurezza e ripristinare la salubrità dei terreni entro 90 giorni. Una volta sistemata, l’area sarà destinata a verde e rientrarà negli interventi di rimboschimento realizzati nelle aree attigue nell’ambito del progetto “Re Lambro”.

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Finalmente una speranza

“L’obiettivo dell’amministrazione è riportare legalità, decoro e qualità ambientale a queste aree – dichiarano la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e gli assessori ai Lavori pubblici Marco Granelli e all’Urbanistica Pierfrancesco Maran – contrastando l’abbandono di rifiuti, l’occupazione abusiva, gli incendi. Così queste aree potranno essere meglio vissute dal quartiere e valorizzate”.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 20/08/2022 00:52

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Leggi i commenti

  • Oltre alle zone citate, è il caso di ripulire anche via padova dal civico 33 a salire e relative traverse compreso piazza Durante. In queste zone, il comune vede o non vuole vedere il degrado che causano gli stranieri ubriaconi, trans, sbandati che fanno i loro bisogni davanti a tutti, bivaccano lasciando sporcizia in ogni angolo e senza mascherina. Ho visto la polizia locale passare senza guardare.

    • Si può anche stimolare il comune ad effettuare qualche intervento inviandoci le foto e la descrizione di ciò che accade, all'indirizzo della redazione. redazione@cronacaossona.com . Sono servizi alla cittadinanza che effettuiamo volentieri.

  • Non faccio foto a ubriaconi e gentaglia varia con il rischio che se si accorgono, passo seri guai. Ci deve pensare la polizia locale…

    • Allora sarà difficile stimolare l'amministrazione pubblica della città.

Co Notizie News Zoom

Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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