Rho

La scuola è un diritto. La protesta della San Federici di Rho

La protesta dei genitori e dei bambini costretti alla DaD (didattica a distanza) prosegue in modo pacifico ma deciso, nel far sentire la voce di chi ha sempre rispettato le e ora si ritrova penalizzato sia dal punto di vista educativo che sociale. Tenuto conto anche che il disagio per i genitori, nella stragrande maggioranza ha ripercussioni sulle mamme. Donne che, volenti o nolenti, devono trovare una soluzione per portare avanti il proprio di lavoro, la DaD e il menage famigliare.

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. La scuola è un diritto. La protesta della San Federici di Rho - 15/03/2021

Riceviamo e pubblichiamo

“Giù le mani dalla scuola! – ci dicono i genitori della scuola primaria San Federici di Rho – Siamo i genitori. Siamo quella categoria che da un anno esatto a questa parte vive nell’ombra delle istituzioni, fanalino di coda dell’agenda politica. Come genitori e responsabili della formazione delle nuove generazioni, non possiamo più stare zitti”.

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Giù le mani dalla scuola! – ripetono – Protestiamo per dare voce ai bambini che da un anno a questa parte si sono sempre sentiti dire: la scuola riapre tra poco; la scuola non riapre più; disinfettati le mani;
mettiti la mascherina; provati la temperatura; non scambiatevi abbracci; non scambiatevi la merenda; non stare troppo vicino ai tuoi compagni; rispetta le regole!!!!”
E i bambini hanno sempre fatto tutto questo con serietà ed entusiasmo.
“I bambini non hanno nessuna colpa e nessuna voce, tocca a noi genitori dargliela – sottolineano – Se fosse tutto chiuso, se vedessimo un progetto chiaro, convincente che sostenesse la frase trita e ritrita del ‘sacrifichiamoci oggi per vivere bene domani’ saremo pronti a farlo, ancora una volta.
Ma in nessuna galassia è umanamente accettabile avere i centri commerciali aperti e le scuole chiuse. Ci è stato promesso che la scuola che non ha conseguenze visibili, che non ha ricadute economiche immediate, sarebbe stata l’ultima a chiudere ed invece è stata la prima – concludono – Siamo i genitori, siamo delusi, affranti, preoccupati, frustrati e arrabbiati. E ,sebbene voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti perché se non siete genitori, siete sicuramente figli e dovete aiutarci rispettando e facendo rispettare tutte le regole e tutte le promesse. Siamo i genitori e siamo al capolinea.
Il nostro futuro viene prima di tutto. I bambini sono il nostro futuro! Mettiamoli in cima a tutto!”.

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Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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