La miracolata al “Perdono” corbettese, ma la festa rischia di scalare a settembre
La “Festa del Perdono”, che si celebra a Corbetta la settimana dopo Pasqua, resta in forse anche quest’anno a causa del Covid. La Pasqua di Resurrezione è stata infatti annunciata per domenica 4 aprile 2021 ma, proprio a seguito del Dpcm della presidenza di Mario Draghi (valido fino al 6 aprile 2021) e dell’innalzamento dei casi legati alla variante inglese, i dubbi su come ci si potrà comportare nelle prossime settimane, mina l’organizzazione di un evento principe come questo (sia dal punto di vista religioso che profano) per la città di Corbetta. Novità di oggi è poi il fatto che la Lombardia è entrata nella fascia arancione scuro fino al 14 marzo 2021. Si pensa quindi, anche se al momento non ci sono delle conferme ufficiali, di spostare ciò che riguarda la sfera religiosa a settembre prossimo. Lo si è fatto del resto anche nel 2020 e quest’anno, ancor più dell’anno scorso, di carne al fuoco ce n’è e Pasqua è assai vicina. Si rischierebbe cioè di sciupare tutto all’ultimo momento per la fondata possibilità di blocchi e restrizioni che darebbero un tono decisamente minore a eventi speciali.
La miracolata a Corbetta
Al di là della data in cui verrà celebrato il “Perdono”, il sindaco Marco Ballarini ha già invitato a partecipare alla festa la 28enne di Agrigento Giuliana Di Bella: la mamma malata di tumore che per intercessione della Beata Vergine dei Miracoli di Corbetta è guarita. Il caso era emerso diverse settimane fa ed era stato riconosciuto come un evento straordinario, che al momento non può essere spiegato dalla medicina; ne parlò anche il settimanale della Chiesa “Maria co te” e fu il cugino D.F. che abita a Corbetta a mettere “in contatto” Giuliana con la Madonna di Corbetta attraverso un’immagine, tante preghiere e il cero acceso accanto alla cappella delle benedizioni del Santuario Arcivescovile di Corbetta. Ora, il Cavalier Ballarini vorrebbe accanto a sé e alle autorità civili che partecipano alla celebrazione liturgia del “Perdono” proprio Giuliana che avrebbe accettato.
Il Santuario
Sono in via di ultimazione anche i lavori di rifacimento della facciata e del sagrato del Santuario Arcivescovile di Corbetta. Salvo blocchi dei lavori imposti da un possibile lockdown più stretto legato alla zona rossa (se essa ci sarà), tutto dovrebbe essere pronto per la settimana dopo Pasqua Questo nel caso in cui verrà comunque dato il via a eventi e celebrazioni religiose.
La Confraternita: 500 anni
La Confraternita della Beata Vergine del Santo Rosario è stata fondata nel 1521 e quest’anno corrono i 500 anni della nascita dell’associazione di fedeli. L’idea è dunque quella di organizzare anche in questo caso dei momenti di incontro particolari, legandoli magari alla visita del museo che comprende di per sé il luogo di culto mariano ma anche le stanze di San Carlo Borromeo e quelle dove sono contenute i tanti ex voto dal valore storico ed artistico.
Il premio suor Michelina
Fu costituito dall’allora prevosto don Edoardo Sacchi ed è un il “Premio testimonianza e solidarietà” che ricorda la religiosa suor Michelina, che a Corbetta dal 1943 al 1986 fu riferimento per l’asilo “Mussi” e l’ambulatorio comunale. Anche questo viene conferito durante la “Festa del Perdono” e vuole essere fatto nel 2021 in presenza.
Le origini del “Perdono”
l 17 Aprile 1555, giorno dell’Apparizione e del Primo Miracolo, era il giovedì dopo Pasqua. A questo giorno restò legata la celebrazione della solennità del Perdono in seguito alla bolla « Unigeniti Filii Dei » del 31 agosto 1562 di Papa Pio IV, il quale concedeva un’indulgenza plenaria straordinaria in forma di Giubileo, in perpetuo, ai fedeli che con le dovute disposizioni spirituali avessero visitato l’altare della Beata Vergine dei Miracoli in San Nicola il giovedì dopo Pasqua.
Il privilegio ha esercitato un forte richiamo verso il Santuario sulla popolazione della vasta zona compresa tra Milano e Novara e delimitata a nord da Busto Arsizio, Legnano, Saronno e Rho, e a sud da Binasco e Vigevano.
La concessione papale è stata ottenuta grazie alla mediazione di Carlo Borromeo, Segretario di Stato, molto devoto della Madonna qui venerata: ai suoi piedi si fermerà « a prendere la perdonanza » anche nel suo viaggio verso Torino per venerare la Sindone.
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