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Capitano casi in un un uomo picchia la compagna, ma è raro trovare un uomo così abitualmente violento da riuscire a picchiare 3 donne e la madre prima di essere arrestato. Questo 30 enne è riuscito a picchiare mandandole all’ospedale, la madre e 3 delle sue ultime compagne nel giro di 6 mesi. Ora finalmente si trova in carcere in via cautelare, in attesa di processo, ma per un anno, il tempo delle indagini, è rimasto libero. Si tratta di un 30enne italiano, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale e processato per aver picchiato la madre.
Mercoledì 20 gennaio, alla sera, a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito l”ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nella stessa giornata dal Tribunale di Milano, con l’accusa di maltrattamenti e lesioni gravi nei confronti della sua ultimacompagna.
Le indagini degli agenti del Commissariato Porta Genova sono iniziate nel secondo semestre del 2019 una ragazza aveva trovato il coraggio di denunciare le violenze subite dall’uomo. Lui l’aveva picchiata ferocemente, accusandola di avere una relazione clandestina. Poi era riuscito a farsi perdonare, Come spesso accade in questi casi, le donne non economicamente indipendenti o alla ricerca di una felicità che non hanno ancora avuto, ritrattano le accuse nell’illusione che i maneschi cambino atteggiamento. Non succede quasi mai. Infatti la ragazza ha infine raccontato che dopo il perdono
le violenze sono riprese poco dopo, con maggiore intensità.
L’ultima volta che l’aveva picchiata, il 30enne ha insistito per accompagnare la vittima al pronto soccorso per assicurarsi che la donna riferisse ai sanitari di essere caduta dalla bici. Sono i poliziotti del commissariato di Porta Genova che, di fronte a tanta violenza e con il timore che la ragazza perdonasse nuovamente mettendo a rischio la sua vita, hanno effettuato delle indagini che hanno messo in evidenza i precedenti dell’uomo.
Non si è trattava infatti del primo reato violento dell’uomo, che era già un sorvegliato speciale e conosciuto come abituale assuntore di alcolici e sostanze stupefacenti. Il 30enne era già stato processato per reati contro il patrimonio, resistenza a Pubblico Ufficiale, e soprattutto lesioni e maltrattamenti nei confronti della madre, ripetutamente picchiata e vessata con violenze psicologiche quotidiane. Questi episodi avevano portato a un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con conseguente divieto di
avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre.
Nel giugno 2019, inoltre, la volante del Commissariato Porta Genova era intervenuta a casa di un’altra ragazza, con la quale il violento aveva un’altra relazione. Anche in questo caso la ragazza era stata picchiata. Per sfuggire alle botte, la ragazza era fuggita sul pianerottolo per chiedere aiuto. Era ricoperta, su tutto il corpo, di lividi e di botti e fu curata al pronto soccorso dell’ospedale
Gli agenti sono riusciti a risalire anche ad u altro episodio di violenza contro le donne. Il 30enne aveva picchiato anche una ragazza residente in Veneto, con cui aveva una relazione parallela a quella della seconda ragazza. Anche in questo caso la causa scatenante è stata la gelosia. Anche in questo caso, prima ha ripetutamente cagionato violenze psicologiche alla vittima poi, nel settembre 2019, in seguito all’ennesima lite, l’ha colpita fino a provocarle danni all’occhio sinistro.
La pericolosità di una persona così violenta, specie se perde la ragione sotto effetto di alcool e droga, dovrebbe essere chiara. I casi risalgono tutti al 2019, eppure si è arrivati ad un provvedimento di custodia cautelare nei suoi confronti solo dopo un anno. Quante altre donne avrà picchiato nell’ultimo anno, tra la fine del 2019 e il gennaio 2021?
Articolo aggiornato il 22/08/2022 23:40