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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
La vittima di un incidente mi ha chiesto di inviare dei ringraziamenti pubblici al personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Niguarda e ai soccorritori del 118. L’altro ieri al mattino presto una donna si è investita con la sua stessa automobile.
Tutto è successo in un paese dell’altomilanese che non posso indicare per tutelare la privacy della protagonista di questa storia, che vuol rimanere anonima.
Come ogni mattina la protagonista di questo articolo si è alzata presto per andare al lavoro. Si lavata, truccata e vestita. Ha fatto velocemente colazione, ha messo la giacca e preso la borsa. Poi è scesa nel box seminterrato, ha aperto la porta basculante, è salita in auto e ha portato fuori la macchina, su per la breve salita. Quindi ha fermato la macchina lasciando il motore acceso ed è velocemente scesa per la rampa per chiudere la basculante.
Un rumore, si è girata, e ha visto l’auto che stava scivolando, velocemente, verso di lei. Un urlo e poi l’impatto. “Ho tentato di scappare, di togliermi, ma la macchina è stata più veloce di me. Mi ha preso in pieno e mi sono trovata sotto in un attimo. Ogni mattina faccio la stessa cosa, e metto sempre il freno a mano. L’altro ieri mattina forse non lo ho messo bene, o forse mi sono dimenticata.”
L’incidente, per quanto grave e pericoloso, non ha avuto le conseguenze che poteva avere. La vittima lo può raccontare. Se l’auto si fosse mossa pochi secondi dopo, quando aveva già chiuso la porta basculante del box si sarebbe trovata schiacciata fra la basculante e l’auto. Invece ha una frattura scomposta al braccio e diverse botte ed ematomi ma è viva. Dopo l’incidente i vicini e i familiari , che avevano sentito l’urlo e il botto dell’auto che sbatteva contro un angolo del muro, sono arrivati di corsa. L’hanno soccorsa e hanno chiamato il Nue 112. Poi l’hanno aiutata ad uscire da sotto l’auto.
Sul posto sono arrivati velocemente un’ambulanza, un elicottero dell’elisoccorso 118 e la polizia locale. Il rischio della commozione celebrale in un incidente simile è sempre da tenere in considerazione. Così nonostante non avesse perso conoscenza è stato deciso di trasportarla in elisoccorso, in codice giallo, al pronto soccorso dell’ospedale di Niguarda.
“Io che ho paura di volare. L’elicottero mi pareva esagerato. Però con tanta gentilezza e fermezza mi hanno portato al pronto soccorso in elicottero. Sono stati tutti tanto gentili, attenti e bravi.” ha detto. “Li voglio ringraziare pubblicamente. Lo meritano. Come voglio ringraziare il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Niguarda. Sono stati gentilissimi, veloci, competenti, bravissimi e molto umani
Si meritano tutti moltissimi complimenti. In questo periodo dicono tutti male della sanità Lombarda ma, dopo quanto mi è successo, ci tengo a dire a tutti che il personale del 118 e quello di tutto il Pronto Soccorso dell’ospedale di Niguarda è stupendo. Mi sono stati vicini, se mi lamentavo per il dolore arrivavano subito a regolare la flebo. Non solo mi hanno curata, mi hanno anche consolata. Sono grandi”
All’ospedale di Niguarda esiste un team che si occupa specificatamente del supporto psicologico alle vittime di incidenti stradali e dei loro familiari. Fra le altre eccellenze anche l’aspetto empatico è curato con molta attenzione. Se ne occupano Ania Cares e il team trauma. Il loro lavoro, come si può leggere in ciò che mi ha detto la vittima di questo incidente, è molto apprezzato. Aiuta davvero le persone che rischiano di essere vittima, oltre che di incidenti stradali, anche dello stress post traumatico
Articolo aggiornato il 09/01/2021 10:49