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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Lissone. Un altro stalker arrestato. Non voleva che la ex moglie si rifacesse la vita con un nuovo compagno anceh se la loro relazioen era finita ormai da anni.
Dopo l’ennesimo episodio di minaccia la donna ha trovato il coraggio di denunciare. Fondamentale, per fare emergere e poi risolvere il problema, la collaborazione della vittima. La donna ha deciso di porre fine all’incubo che durava ormai da anni. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza hanno avuto inizio negli scorsi
mesi quando la donna si era rivolta ai carabinieri della Stazione di Lissone per chiedere aiuto, terrorizzata dalle continue minacce di morte subite dall’ex compagno dal quale era ormai separata dal 2017.
L’uomo, un 50 enne italiano, pregiudicato, senza fissa dimora, non aveva mai accettato la fine della relazione e, dal momento della separazione, non aveva mai smesso di cercarla.
La tempestava di telefonate, che avvenivano ad ogni ora del giorno e della notte. Poi vi erano i pedinamenti e le minacce di morte. L’uomo si diceva spaventato dall’idea che potesse avere un altro compagno.
Dopo l’ennesimo appostamento sotto casa il 50enne aveva effettivamente scoperto che la sua ex moglie aveva una nuova relazione. A quel punto, accecato dalla gelosia,
aveva rintracciato e minacciato di morte il nuovo compagno. Lo ha sorpreso sotto casa della donna, e minacciato con un coltello costringendolo a dichiarare la fine della relazione. Analogamente la vittima, contattata telefonicamente, veniva obbligata a dichiarare la fine della storia.
I risultati delle indagini dei carabinieri di Lissone, avvenute sotto la direzione della Dott.ssa. Sara Mantovani, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Monza, hanno consentito di accertare l’effettiva pericolosità dello stalker e il concreto pericolo per l’incolumità della vittima e delle persone che le sono vicine. Risultati racchiusi nella richiesta del Pubblico Ministero, e condivise dal GI.P che h emesso un un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo per il reato di atti persecutori e minaccia.
Articolo aggiornato il 22/12/2020 17:16