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Il condominio è, ovunque, teatro di liti feroci. Questa volta la ritorsione ha toccato l’albero di Natale condominiale che è stato abbattuto per vendetta e il presepe che ha subito uno tsunami.
Le liti di condominio raggiungono livelli di ferocia incredibili. Alcune volte hanno portato all’omicidio, più spesso ad accoltellamenti e più spesso ancora a risse da bassifondi anche in quartieri dell’alta società. Però l’esito più comune della lite di condominio è la ritorsione. Le persone più tranquille si trasformano e chi è già portato a piantar grane organizza piani diabolici, come l’abbattimento dell’albero di Natale del Condomino.
Non vi posso dire dove si svolta questa storia. Se lo facessi, probabilmente le ritorsioni fra vicini di casa ricomincerebbero, quindi devo fare in modo che il più rissoso e diabolico del condominio di cui parlo non riconosca nè il luogo nè la situazione. Però l’abbattimento dell’albero di Natale del Condominio e lo scompigliamento delle statuine del presepe per ritorsione non è una notizia sui cui si possa passare sopra. Fa notizia e bisogna parlarne.
“C’è una famiglia che abita nel mio condominio. Madre, padre e 2 bambini piccoli. Lei litiga subito, non le si può dire qualcosa senza scatenarne la reazione ad urla e strepiti. Lui è un provocatore, un istigatore. Ha anche cercato di portare un altro condomino a mettergli le mani addosso. Per fortuna il condomino ha capito l’intento e ha risposto che non gli avrebbe mai messo le mani addosso perchè sapeva che poi lo avrebbero denunciato. Sembra proprio che cerchino lo scontro”. La storia ce la ha raccontata una signora che vive sola in un appartamento proprio sotto la famigliola problematica.
“Hanno iniziato qualche settimana fa. Al mattino, verso le 6, danno la sveglia ai dirimpettai con urla, bestemmie e rumori forti. Sbattono la porta del frigo, quelle delle stanze, l’aspirapolvere o la lavatrice cominciano ad andare senza pietà. Si è chiesto loro se potevano essere più silenziosi. Lei ha iniziato a sbraitare ed è finita a parolacce.
Poi sono passati a far rumore la sera tardi, fino ad oltre la mezzanotte. A quel punto si è chiesto l’intervento dell’ amministratore del condominio, ma non è servito a nulla. Anzi, il mattino seguente al giorno in cui hanno ricevuto la lettera di richiamo, sono iniziate le rappresaglie. Hanno iniziato a fare un baccano tremendo sin dalle 5 del mattino.”
“Poi abbiamo trovato abbattuto il grande e bellissimo albero di Natale che avevamo sistemato nell’androne del Condominio. Lo avevamo decorato in argento, blu e rosso, e molte delle decorazioni erano state rotte. Stessa sorte per il Presepe che si trovava li a fianco. Tutte le statuine erano state scompigliate, abbattute e buttate in giro. Le casette rovesciate. Il bambinello era finito nell’angoletto in basso vicino alla porta dell’ascensore e il bue sporgeva da sopra la plafoniera. Sembrava ci fosse stato un brutto terremoto, uno tsunami, in quel presepe.”
“Ieri mattina uno dei condomini mi ha chiamato, e mi ha detto che non si era più disposti a sopportare, che avevano aspettato solo perchè in quella famiglia c’erano due bambini piccoli, ma che ormai erano andati troppo oltre. Così hanno chiamato i carabinieri della compagnia competente per zona e hanno spiegato la situazione. Sono stati gentili e hanno detto di chiamarli subito se i vicini avessero fatto altro: sarebbero usciti subito a vedere cosa succedeva, perchè in quella casa abitano anche due bambini.”
“Ieri sera verso le 22.30 hanno ricominciato. Siamo andati su in 3 a chiedere di smettere di far rumore. Abbiamo detto loro che far rumori molesti dopo una certa ora è un reato. Li abbiamo avvisati che avremmo chiamato i carabinieri. Hanno riso e ci hanno sbattuto la porta in faccia dicendo di far pure come preferivamo, e di chiamarli. Siamo tornati nei nostri appartamenti. Alle 23.30 però ho sentito movimento sui pianerottolo e suonare il campanello al mio vicino.
Alcuni dei condomini erano usciti in cortile. Così sono uscita anche io e ho visto che la macchina dei carabinieri, con le luci blu accese, ferma davanti al cancelletto. Uno dei condomini ha accompagnato i carabinieri alla porta del condomino rumoroso e loro hanno suonato il campanello. Sul Condominio è sceso il silenzio. Non si sentiva più nulla. I carabinieri sono andati via dopo mezzanotte. Questa notte abbiamo dormito tranquilli e questa mattina nessuno ha fatto partire l’aspirapolvere.
Chissà se l’effetto dell’intervento dei carabinieri continuerà anche questa sera. Lo spero. Spero anche che non sia più necessario chiamarli per far smettere la gente di far rumore. Ci hanno detto che se dovessero ricominciare, dovremmo fare un esposto, e la famigliola rumorosa sarà chiamata in caserma. Speriamo di non dover arrivare a tanto.”
Articolo aggiornato il 18/12/2020 23:21