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A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano. Che fine hanno fatto i circa 2000 clochard che vivono fra il centro di Milano e la periferia? Sono in balia dell’epidemia, abbandonati per strada con poco cibo e pochi vestiti. I pochi che li soccorrono devono anche loro stare attenti al Covid 19. Dopo che uno di questi è finito sotto le ruote di un camion dell’amsa che lo ha investito senza accorgersi che sotto i cartoni vi erano una persona, l’avvocato Gianluca Maria Lanza, consigliere della Lega al municipio 1, quello del centro di Milano, ha affrontato il tema in un comunicato che riceviamo e pubblichiamo.
A Milano, anche e soprattutto in centro, c’è un grande problema che si è acuito notevolmente durante l’emergenza del Coronavirus: quello dei clochard, che sono rimasti soli ed abbandonati, senza cibo, docce per potersi lavare, bagni, ripari.
Loro sono quindi più esposti al rischio del contagio. Per loro lo slogan #iorestoacasa non vale.
Chi vive per strada non ha potuto né rivolgersi ad un medico, né stare a casa, vivendo nella paura del contagio.
Ed è in questo quadro disumano e desolante che si colloca la vicenda del clochard romeno di 71 anni, trovato morto davanti all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, investito e ucciso da camion della nettezza urbana, davanti all’ingresso dell’ospedale FBF di via Castelfidardo.
Questi camion sono passati sul corpo coperto di cartoni mentre il senzatetto stava dormendo. Gli uomini dell’Amsa, non si sarebbero neppure accorti dell’impatto, anche se non si comprende il perchè siano passati con i mezzi sul marciapiede.
La cosa più sconvolgente che questo povero essere umano aveva scelto quel posto perchè in caso di emergenza ,aveva pensato, sarebbe stato aiutato: e invece è morto proprio a due passi dal pronto soccorso.
Il gruppo Lega del Municipio 1 esprime profondo cordoglio per questa triste vicenda e chiede un intervento urgente del Comune di Milano per risolvere questo grave problema che sussiste non solo nel centro di Milano.
Non si posso abbandonare in strada questi clochard, che se non vengono uccisi dal freddo, vengono poi dimenticati e lasciati soli.
Questo clochard pensava di trovare rifugio vicino ad una struttura pubblica, mentre lì a trovato la sua fine. Vogliamo ricordare al sig.Sindaco che: sono almeno duecento in centro; duemila in tutta la città. La loro quarantena è eterna ed è sotto le stelle. Non hanno docce, il wc è un sottoscala di un parcheggio nel centro. Ci sono tantissimi hotel chiusi eppure ci sono ostelli a bassissimo costo che sarebbero disposti ad ospitarne un centinaio.
Alcune associazioni che operano sul territorio, hanno contattato il comune, ma il sindaco non ci sente. Li lascia per strada. E il contagio?
A Las Vegas il problema è stato risolto mettendo a disposizione dei senzacasa un enorme parcheggi, naturalmente i sacchi a pelo vengono distanziati , a misura cautelare per il contagio. Ma è questa la soluzione?
Ci domandiamo se il Sindaco Sala, oltre a farsi foto con i calzini colorati, a disegnare ciclabili “ardite” e a destinare ben 700.000,00 €uro del fondo di mutuo soccorso, creato per raccogliere le offerte dei cittadini più fortunati e “destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del Corona Virus” ad associazioni per aiutarle a pagare i debiti per affitti nei confronti del Comune stesso, non abbia invece intenzione di fare qualcosa per queste persone “invisibili” loro malgrado e non per loro colpa, ma i cui bisogni sono impellenti e meriterebbero, molto più e molto prima di altre problematiche, una risposta immediata e concreta.
Sappiamo che, per esempio con il piano freddo e dando alla Caritas una quota del fondo di mutuo soccorso, la Giunta ha tentato di fare qualcosa, ma, evidentemente, non è una risposta adeguata alle dimensioni del problema, la Milano con il cuore in mano che conosciamo non può accontentarsi di risposte parziali quando sono in gioco la vita e la dignità delle persone.
Non è possibile che in una città come Milano, si possa morire per il freddo o addirittura schiacciati su un marciapiede!
Articolo aggiornato il 29/11/2020 23:50
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