Delitto quasi perfetto. L’assassino di Stefania D. Arrestato un egiziano
Ha commesso il delitto quasi perfetto. L’omicidio di Stefania D. avrebbe potuto passare per una morte naturale e solo l’approfondita autopsia ha rilevato che era stata uccisa. Un uomo è stato arrestato questa mattina a San Giuliano Milanese.
Quel che accadde il 29 aprile 2020
Stefania D., 45 anni, era stata trovata morta nel suo appartamento in via Lorenteggio 38 lo scorso 29 aprile. Dai primi accertamenti sembrava una morte naturale, avvenuta il giorno prima. il 28 aprile. Si era in lockdown per il covid e la morte, senza segni evidenti di violenza, di una persona giovane, in casa da sola, avrebbe potuto passare inosservata. E’ stata l’autopsia, svolta con molto ritardo a causa del lockdown e dell’emergenza sanitaria in corso, a scoprire che la donna era stata uccisa.
Nel referto dell’autopsia si legge che la causa della morte era una “anomala rottura bilaterale dei cornetti tiroidei dovuta ad asfissia meccanica da compressione determinata da un’azione violenta di altra persona.” Un tipo di azione, quella sulla parte frontale della gola della povera Stefania, che non aveva lasciato segni evidenti sul suo corpo
Il 29 aprile un amico, che aspettava sue notizie e l’aveva più volte chiamata al telefono, si era recato a casa sua, scoprendone il corpo morto sdraiato sul pavimento della cucina. Aveva chiamato invano i soccorsi .
La vittima e le indagini sul delitto quasi perfetto
Stefania D. faceva la prostituta e aveva avuto guai finanziari ed economici. Da questi fatti, una volta che si è avuta l’evidenza della morte per omicidio, con l’iniziale supporto operativo degli agenti del Commissariato di PS “Porta Genova”, gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Milano, condotta da Marco Calì, hanno iniziato ad esaminare le chat wahtsapp del suo smartphone, scoprendo la traccia degli ultimi appuntamenti organizzati dalla donna.
L’ultimo cliente
L’ultimo cliente, un numero di telefono che chiede un appuntamento, una triangolazione per sapere dove si trovava quel telefono nel momento della morte della donna e le prove iniziano ad accumularsi.
L’autore dell’omicidio quasi certamente non ha consumato la prestazione sessuale ma, dopo una possibile discussione con la vittima, l’ha soffocata con una stretta al collo che non ha lasciato alcun segno visibile sulla pelle e si è allontanato subito dopo.
I poliziotti hanno accertato che l’uomo aveva telefonato e utilizzato WhatsApp per concordare l’ora dell’incontro con Stefania D., e che la ha incontrata a casa di lei. Dopo una ventina di minuti si era allontanato per tornare a casa a San Giuliano Milanese. Poi l’analisi delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private attive nella zona che mostrano particolari e persone. Quindi l’ascolto di testimoni. Infine si è arrivati all’identificazione e all’arresto.
L’arresto questa mattina a San Giuliano milanese
Gli agenti della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, questa mattina si sono recati a casa di un uomo egiziano di 25 anni. E’ domiciliato a San Giuliano milanese ma è di fatto irregolare sul territorio italiano. lo hanno arrestato e portato in carcere eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Milano. L’accusa è relativa all’omicidio di Stefania D.
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