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Mascherine e limitazioni danno fastidio a tutti, ma ci sono anche quelli che si fanno un baffo ed escono di casa anche se positivi al Covid 19. Eppure certe scelte sono necessarie a difenderci un po’ dalla pandemia del Covid 19. Ecco il caso del gestore peruviano di un ristorante etnico della zona di Turro e di un suo dipendente.
Che erano positivi al covid 19 e che dovevano restare in quarantena fiduciaria lo sapevano tutti. Questo però non ha fermato il titolare di un ristorante etnico peruviano di violare la quarantena fiduciaria cui era sottoposto, e di recarsi al ristorante insieme ad uno dei suoi dipendenti. Sono entrambi cittadini peruviani e hanno 36 e 20 anni. Avrebbero dovuto avere l’età della ragione e del buon senso, ma alla conta dei fatti pare di no.
Fatto sta che i Carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte e del Nucleo Radiomobile di Milano, nella serata del 10 ottobre, stavano effettuando dei servizi per la verifica del rispetto delle norme anti contagio, quando è stato loro segnalato che in un ristorante etnicoc’erano 2 persone positive al coronavirus, che avrebbero dovuto restare in casa in quarantena.
Giunti sul posto non hanno trovato i 2 peruviani, ma hanno raccolto le testimonianze dei presenti e visionato le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza che confermavano che i 2 erano nel ristorante fino a pochi minuti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
C’erano quindi le prove che i 2 peruviani avevano violato il provvedimento di isolamento domiciliare fiduciario emesso nei loro confronti dall’ATS dopo che era stata accertata la loro positività al Covid-19. Sono così stati denunciati a piede libero per il reato di “inosservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo”, un reato punito dal Testo Unico delle leggi sanitarie con l’arresto da 3 a 18 mesi e con l’ammenda da 500 a 5.000 euro. Inoltre il ristorante è stato posto sotto sequestro per effettuare le necessarie verifiche igienico sanitare, e in materia di tutela del lavoro da parte del NAS e del NIL.
Dopo l’episodio i clienti che avevano avuto quindi un contatto diretto con i 2 peruviani positivi al covid 19, e gli altri dipendenti del ristorante, sono stati inviati a casa e sono in attesa di essere richiamati dall’ Ats per effettuare il tampone che dirà se sono stati contagiati.
Articolo aggiornato il 12/10/2020 17:26