Il libro del 14enne magentino Riccardo Previde Massara per “Cuori Grandi”onlus
Un libro-veicolo di diffusione di valori universali (oltre che cristiani) quali amore, amicizia e solidarietà. Gli stessi sostenuti da “Cuori Grandi onlus” che il prossimo 29 ottobre festeggerà il primo decennale di attività. Un libro “Il mio amico Carl”, quello scritto dal 14enne magentino Riccardo Previde Massara, che porta con sé anche un contributo concreto, dato che il ricavato della vendita andrà a favore delle missioni in Togo di “Cuori Grandi”; onlus che si basa sugli stessi valori cristiani e universali sopra citati e portati avanti da un decennio.
Il 2 ottobre il libro sarà presentato ufficialmente al pubblico ma si tratterà di una serata-evento incentrata non solo sul volume, bensì un’occasione durante la quale interverranno esperti in medicina, psicologia e altri specialisti. Il libro farà dunque da volano per mettere in comunicazione sanità, scuola, istituzioni, famiglie e ragazzi. A causa del Covid-19 e del contingentamento che ne consegue in occasioni di questo genere, la serata è praticamente già esaurita nei posti disponibili. Il volume è tuttavia acquistabile nelle librerie magentine o prenotabile on line (digitando su Google il titolo usciranno i riferimenti per l’acquisto).
Perché proprio questi settori? Perché dal punto di partenza dei rapporti interpersonali, tema caro al giovane autore che ora frequenta il primo anno del liceo Scientifico Bramante a Magenta, si toccano argomenti come la malattia, la solitudine, l’amicizia, la solidarietà. Il tutto con un piccolo contributo autobiografico, dato che uno dei personaggi rispecchia almeno in parte la zia di Riccardo Previde Massara. Oltre ai vari personaggi, ci sono loro: Giuliana e Luca, i protagonisti; sono due cugini che si vogliono bene, sono amici al di là del legame di parentela. Giuliana è malata e deve trascorrere molto tempo in ospedale, da sola. Luca, non potendole stare fisicamente vicino, inventa il robot Carl che diventerà per Giuliana il cantastorie e un trasporto non solo fatto di circuiti e bulloni dell’amicizia di Luca.
Durante la serata del prossimo 2 ottobre, che verrà moderata da Arabella Biscaro, verranno così affrontati diversi argomenti, tra i quali il benessere in ospedale dei pazienti (nonostante la malattia), le ripercussioni emotive dei bambini ospedalizzati, il rapporto scuola-famiglia, come il Covid-19 ha rivoluzionato gli equilibri di questi ed altri aspetti della vita.
Un libro scritto durante il Covid. “Riccardo ha saputo cogliere un’occasione – ha sottolineato la professoressa di Lettere alle scuole medie 4 Giugno 1859 di via Boccaccio, Carmen Arecchio – E’ un libro nato a scuola in occasione dell’incontro con lo scrittore Riccardo Cazzaniga”. Da lì, per stessa ammissione della madre di Riccardo la professoressa Anna Bigogno, è scattata la scintilla della scrittura per Riccardo che prima di allora era una delle tante sue passioni.
“Quella che doveva essere una tesina per l’esame di terza media, che avrebbe dovuto collegare letteratura, storia e geografia, è diventato un libro” ha concluso la professoressa Arecchio, E la scuola è diventata, anche a causa del Covid e della didattica a distanza, un incubatoio di creatività.
“Cuori Grandi onlus ha preso la palla al balzo e, come ha fatto in diverse occasioni nel corso degli ultimi anni, ha sostenuto l’iniziativa di giovani della zona per divulgare e diffondere la cultura” ha aggiunto il presidente dell’associazione Francesco Bigogno.
Parola a Riccardo
“Non so se da adulto farò lo scrittore, è una delle mie tante passioni oltre allo sport (basket) e alla lettura. Quel che so è che mi piace scrivere perché mi fa stare bene – spiega Riccardo Previde Massara – Mi fa pensare e mi prende così tanto che mi lascia la mente aperta. So da che tema iniziare ma poi il percorso che si fa ti porta a pensare ad altre cose, ad affrontare altri temi. Ecco perché spesso mi stupisco rileggendo ciò che ho scritto. Colgo anche delle sfumature di me che non pensavo di avere. Direi semplicemente che scrivere mi emoziona”.
E l’emozione è anche di chi legge. Pensiamo infatti che il libro è frutto della mente ma più che altro della sensibilità di un pre-adolescente. Come del resto ha fatto notare la madre, la professoressa Anna Bigogno, a colpirla come lettrice e madre è stata la sensibilità del protagonista, Luca, davanti a temi complessi come la malattia. Anna Bigogno, come insegnante, ha sottolineato che la sensibilità e la propensione verso valori come solidarietà, amicizia, sostegno, stanno anche alla base dell’Educazione Civica che si impartisce a scuola a questi ragazzi e che stanno alla base anche dei diritti umani.
L’assessore Simone Gelli ha infine citato l’impegno dell’Amministrazione comunale per aver fatto ripartire in sicurezza la scuola con servizi come il pre e post scuola, la mensa e il trasporto degli studenti che in altre municipalità non sono ancora garantiti.
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