Milano. Fanpage pubblica il video di un inseguimento a Milano. Nei guai poliziotti e ladri
Milano. Fanpage pubblica un video girato con lo smartphone e salta fuori un inseguimento notturno con un arresto rocambolesco.
E’ la notte di Milano, nella battaglia fra delinquenti e forze dell’ordine, il giorno dopo tutto pare facile e con poche conseguenze. Specie quando nessuno può testimoniare quanta fatica si fa a tenere sotto controllo la malavita milanese e a impedire che prenda il sopravvento. La faccia della Milano bene, quella del centro di Beppe Sala, cozza in modo drammatico contro la realtà.
E anche i giornalisti, se nessuno racconta loro nulla, non possono sapere nulla. E così capita che un telefonino spunti da dietro una finestra e riprenda una parte della storia, e che su quella parte si costruisca il resto. In realtà, la notte, Milano è un inferno. A nessuno conviene dirlo, ma quanto è successo oggi lo testimonia inequivocabilmente. Quando la verità salta fuori è inutile negarla.
Il video su fanpage.it
Fanpage dovrebbe essere un quotidiano di fanzine, dove si parla di gossip, cantanti e attori. Invece, proprio perchè molto letto, è diventato il destinatario di molte segnalazioni, di video e di fotografie. Questa mattina ha pubblicato il video di un gruppo di poliziotti milanesi che picchiavano, (dovremmo dire contenevano), due ragazzi, (dovremmo dire 2 ladracci). Il video dell’arresto e della resistenza che i due hanno messo in atto è piuttosto crudo. Lo trovate su fanpage.it. Ne pubblico, senza violare il copyright, solo un piccolo fotogramma, per darvene un assaggio.
E’ uno shock. I poliziotti milanesi che picchiano degli arrestati? Le immagini non mentono ma bisogna tenere conto che quella notte, il 16 settembre scorso, alle ore 04.13, una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale in via Ravizza all’angolo con via Marghera aveva notato, fermo al centro della carreggiata, un motociclo con a bordo una persona. Una seconda persona era intenta a forzare la saracinesca della gioielleria che si trova al numero civico 14 di via Marghera.
La fuga dalla polizia
Quando i 2 hanno visto arrivare la volante della Polizia il conducente del motociclo ha avvisato il complice. Questo è balzato sulla moto e insieme sono fuggiti contromano nel senso unico, verso via Buonarroti. Una mania, questa, dei delinquenti, che credono che la polizia non prenda le strade contromano per evitare di scontrarsi con automobili di persone innocenti che passano per caso. A ladri e delinquenti, invece, non importa nulla di far fuori in un incidente qualche innocente, e quindi fuggono prendendo i sensi unici contromano.
Comunque non è cosi, con il cuore in gola e la tensione a mille, se c’è da fare un inseguimento contromano le forze dell’ordine lo fanno, e intanto chiamano la centrale perchè l’equipaggio di qualche altra volante li aiuti chiudendo al traffico il senso unico dall’altro capo. Sono quei famosi momenti in cui gli uomini delle forze dell’ordine rischiano la vita.
L’inseguimento del ciclomotore
I due in scooter sono fuggiti usando tutti i sensi unici che trovavano. Hanno attraversato Piazza Wagner, via Belfiore, via Cherubini, Corso Vercelli, Largo Settimio Severo, via Angelo Mari, via Paolo Giovio, via San Siro, via Sanzio, via Pier Capponi, via Giotto, tutte percorse dal motociclo in contromano e ad alta velocità. Se arrivavano il camioncino di un panettiere o una infermiera che andava a casa a piedi dopo il turno di notte, avrebbero potuto ucciderli.
In via Giotto li bloccano
In via Giotto la fortuna abbandona i due. Una seconda volante è giunta aiutare a mettere fine alla scorribanda e sta chiudendo la strada. I due cercano di evitarla ma questa volta i poliziotti sono in vantaggio e, come si vede dalle immagini, la moto rimane incastrata fra l’auto della polizia e il marciapiedi. I due cadono dal motorino. Arrivano i poliziotti e cercano di mettere le manette ai due. I due non sono d’accordo e anche se sono per terra si vede bene che fra un “ahia” e l’altro si dimenano e tirano calci come dei muli. Ne vien fuori una collutazione, con diverse scariche di adrenalina.
I danni maggiori sono ancora quelli dei poliziotti. Uno si è rotto un ginocchio, ha una frattura piatto tibiale laterale del ginocchio destro e un trauma distorsivo tibio-tarsico. 30 giorni di prognosi. Un altro ha una contusione alla mano destra. 10 giorni di prognosi. I due giovani motociclisti sono stati medicati dalle ambulanze e portati in ospedale. La loro prognosi è di 5 giorni ciascuno per contusioni multiple.
I poliziotti nel video paiono nervosi e in tensione e dicono anche qualche parolaccia. Lo so, li si vorrebbe tanto superiori da essere capaci di ammanettare le persone dopo un inseguimento pericoloso con calma e con il sorriso sulle labbra.
James Bond e il 112
Un po’ alla James Bond, insomma, quando con una mano spezza il braccio al nemico che sta per sparargli, tenendolo fermo senza ucciderlo, e con l’altra offre fiori alla biondona di turno. Però la realtà non è un film, e al posto di ladri e guardie non ci sono degli stuntmen, ci sono poliziotti che si fanno male, tutte le sere, ogni volta che succede qualcosa. Si arrabbiano, hanno paura, e hanno come tutti scariche di adrenalina.
La questura però ha comunicato anche che il video pubblicato da fanpage è stato inviato all’autorità giudiziaria competente per gli approfondimenti che saranno ritenuti opportuni, e che saranno valutati con rigore i profili disciplinari dei singoli comportamenti tenuti dagli operanti. Da quanto pubblicato su fanpage, la madre di uno dei due “ciclomotoristi” ha sporto denuncia contro la polizia.
Li abbiamo chiamati ragazzi, ma sono belli datati
La questura ha reso noto che i due motociclisti sono stati identificati come due italiani pregiudicati di 44 e 46 anni. Uno era in affidamento in prova ai servizi sociali. Datati e conosciuti, quindi. Sono stati arrestati. Durante la notte, oltre ad aver tentato di aprire la saracinesca della gioielleria di via Marghera, avevano saccheggiato un’altra gioielleria in via Poliziano. Neppure lo scooter era regolare. Era stato rubato. Il suo proprietario ne aveva denunciato il furto lo scorso 8 marzo presso una delle stazioni dei carabinieri di Milano.
L’inferno di Milano
Furti e borseggi saranno sicuramente un po’ diminuiti con il lock down, tanta gente è andata via perchè rubare, con il distanziamento sociale, è più difficile. I balordi, quelli cattivi, quelli senza scrupoli, sono invece rimasti e continuano a rendere Milano, di notte, un inferno per la sicurezza. Quando si dice che “non succede mai niente” in realtà si dovrebbe dire “non vedo succedere mai niente”, perchè si vede quel che si vuole e si può vedere, e qualche volta lo si riprende con un video da dietro le persiane delle finestre.
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