Milano. Si teme la fuga dal centro di accoglienza dopo che un ospite è risultato positivo al Covid 19
Milano. In via Quintiliano 46, zona poco lontano dalle famose case bianche di via Salomone, nel centro di accoglienza per stranieri gestito da Angel Service, uno degli ospiti è risultato affetto dal Coronavirus. (Foto di repertorio)
Ecco una delle situazioni terribili che si trova ad affrontare a Milano a causa della cattiva gestione dell’immigrazione e per non aver voluto fermare gli sbarchi dei clandestini. Brutta vicenda perchè gli altri ospiti del centro di accoglienza sono ora obbligati alla quarantena stretta nella stessa struttura e pare non ne vogliano sapere. Hanno minacciato di ribellarsi e sono dovute intervenire le volanti del commissariato Mecenate, che da ieri pomeriggio presidiano il centro di accoglienza.
Centro di accoglienza presidiato dalle forze dell’ordine
Secondo quanto comunica il milanese Oscar Strano su Facebook, ospiti e personale saranno sottoposti da oggi ai tamponi per la prova dello stato di malattia o di negatività. Sappiamo però sappiamo già non essere sufficienti a determinare da soli la non pericolosità. I ricoverati dovranno comunque restare in quarantena per almeno 15 giorni, isolati nelle loro stanze, come gli operatori.
Una situazione di fatto quasi esplosiva, sia dal punto di vista sanitario sia da quello dell’ordine pubblico, causato da persone che non dovrebbero trovarsi a Milano, specialmente in una situazione di rischio sospeso come è quella che stiamo vivendo. L’emergenza sanitaria infatti non è ancora finita, basta poco per farci tornare nel baratro in cui eravamo solo fino a poche settimane fa.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.