Quattro dolci per i 4 Santi di Magenta, pro restauro Assunta e San Rocco
E’ stato ufficialmente presentato nella mattinata di martedì 28 luglio 2020 il dolce o pane di San Rocco, nato da un’idea del prevosto don Giuseppe Marinoni in occasione di San Biagio, quando l’emergenza Covid non aveva ancora fatto la sua comparsa stravolgendo le vite e le abitudini di tutti. La fiera di San Rocco del 16 agosto si farà e con essa andrà in scena la novità del 2020: il pane di San Rocco che verrà messo a disposizione dei più golosi. Il ricavato sarà usato per la ristrutturazione delle chiese Assunta e San Rocco.
Il dolce di Santa Crescenzia
Don Giuseppe ha anticipato che per maggio prossimo sarà disponibile anche il dolce di Santa Crescenzia, così da aggiungersi a quello di San Rocco, di San Biagio (biscotti) e al dolce o torta di San Martino. Un dolce per ciascuno dei 4 Santi più importanti della città della battaglia che diventa dunque anche città dei golosi oltre che della musica! Del resto, don Giuseppe ha sottolineato che: “Una comunità deve fare anche festa, sia attorno all’altare sia attorno al tavolo della famiglia”. Tavolo che diventa davvero altare nello spezzare un pane dolce che porta con sé il valore della solidarietà per mantenere vive tradizioni, arte, radici culturali e religiose.
Il restauro dell’Assunta
Il parroco ha esposto la necessità di mandare in esecuzione al più presto anche la seconda parte dei lavori di ristrutturazione della chiesa Assunta, onde evitare di rendere vani gli interventi finora realizzati. Interventi che hanno dovuto necessariamente subire dei rallentamenti a causa del fermo dovuto proprio all’emergenza del Coronavirus. Don Giuseppe Marinoni conta dunque di riconsegnare il luogo di culto ai magentini non a Natale 2020 (come si era ipotizzato in un primo momento) ma a Natale del 2021. Restano da compiere il restauro pittorico della volta e dell’abside, la messa a norma e sicurezza con rifacimento degli impianti elettrici e di riscaldamento. Si ricorda infatti che la chiesa Assunta presentava infiltrazioni di acqua che avevano gravemente danneggiato i muri e le raffigurazioni sacre, l’impianto di riscaldamento aveva gravi deficit e lo stato generale di salute dell’edificio era tutt’altro che buono. Non è stato invece possibile recuperare il “passaggio segreto” che dal campanile portava in via Pretorio perché irrimediabilmente danneggiato durante gli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso.
La chiesa San Rocco
Anche la chiesa San Rocco sarà nel futuro prossimo oggetto di lavori di rifacimento, ha anticipato infatti il prevosto don Giuseppe Marinoni. Verrà riaperta ai fedeli in occasione e dopo il 16 agosto prossimo. Si parla di interventi vari di ristrutturazione tra i quali la facciata. Gli ultimi risalgono infatti a 42 anni fa.
Un nuovo logo per l’intera comunità pastorale
Nasce il nuovo logo che racchiude in maniera astratta e figurativa le 5 parrocchie cittadine: San Martino, Sacra Famiglia, San Giuseppe lavoratore (Pontenuovo), Santi Carlo e Luigi (Pontevecchio), Santi Giovanni Battista e Girolamo Emiliano (ex Somaschi). Si ricorda che a Magenta è attiva anche la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano, oggi frequentata in particolar modo dalla comunità ortodossa.
Ogni cerchio una parrocchia. Ogni cerchio un colore diverso ad indicare l’identità di ciascuna parrocchia che tuttavia agisce all’interno di un unico cerchio-comunità. Un logo che riporta anche il nome di Santa Gianna che ha speso la sua vita di madre e medico a Magenta e a Pontenuovo, nonché quello di San Paolo VI in nome del quale è funzionante da tempo in città l’omonimo centro.
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