Milano: la Polizia di Stato sospende la licenza al “Bar Primavera” per 10 giorni
Milano. Lunedì 20 luglio scorso la Polizia di Stato ha dato notizia che il questore di Milano Sergio Bracco ha firmato l’ordinanza di sospensione della licenza al “Bar Primavera” per 10 giorni., sito in via Gian Carlo Sismondi 53 a Milano.
Si tratta di un provvedimento che è preso in situazioni di gravità quando sussistono serie motivazioni nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., lunedì 20 luglio scorso ha disposto il decreto di sospensione della licenza per 10 giorni atto che è stato notificato ieri 21 luglio 2020 dal Commissariato Monforte Vittoria della Questura di Milano.
La sospensione della licenza si è resa necessaria a seguito di controlli effettuati da ottobre 2019 a oggi. Il Bar Primavera è risultato frequentato da numerose persone con precedenti penali e di polizia. Il titolare era già stato arrestato nel 2019, per essere stato scoperto dopo che aveva organizzato all’interno del bar un’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti. A febbraio 2020 i poliziotti, inoltre, avevano sanzionato il titolare per non aver rispettato la chiusura del locale durante l’emergenza Covid -19.
L’articolo 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza) prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Per essere giudicato ritrovo abituale di pregiudicati è sufficiente che il al controllo di polizia nell’esercizio commerciale gli avventori siano per la metà pregiudicati.
Un monito per tutti i Bar e per i baristi
Il questore della provincia di Milano ha quest’arma di prevenzione che mira ad impedire l’instaurarsi di situazioni di degrado e che i negozi e i bar diventino ritrovi abituali di malavitosi in cui possano organizzare i loro reati. Cosa possono fare i baristi? La cosa migliore è scegliersi una clientela abituale che non abbia precedenti penali e allontanare gli altri.
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