A Zibido San Giacomo il party esclusivo dell’anno: 50 candeline per il Dottor Gigi Iocca nella location più innovativa!
È tutto pronto per l’evento più esclusivo di fine anno! Domani, 24 novembre, la palestra FitActive di Zibido San Giacomo
Ieri mattina una manifestazione di diverse sigle di movimenti e associazioni che chiedono l’autonomia della regione Lombardia e del Veneto, fra cui Rete 22ottobre, Assemblea Nazionale Lombarda, Grande nord, pro Lombardia, Associazione Gilberto Oneto, Terre di Lombardia, Milano Città Stato sia a Milano, sotto palazzo Lombardia, sia a Venezia.
Si lamentano del fatto che nei 1000 giorni trascorsi dal referendum lombardo e veneto si sia ancora al “nulla di fatto” in tema di Autonomia regionale. Il referendum si era tenuto il 22 ottobre 2017
Quando ancora le persone soffrono ancora degli effetti del lock down sotto palazzo Lombardia a Milano e vicino a San Marco a Venezia si sono trovate, per una manifestazione, quei gruppi che sono stati, insieme alla Lega Nord, protagonisti del referendum sull’autonomia della Lombardia e del Veneto del 22 ottobre 2017. A quei gruppi politici se ne sono aggiunti altre, nati in questi 3 anni di attesa, associando persone che non si ritrovavano nella svolta italiana di Matteo Salvini e che non si sentono più rappresentati dalla Lega nelle istanze dell’autonomia o in quelle dell’indipendentismo lombardo o veneto.
D’altra parte, la Lega avrà pur immaginato che l’abbandono delle istanze della questione settentrionale avrebbe portato le persone che tendono a seguire le idee più che l’uomo, a creare nuove aggregazioni politiche che hanno come fulcro l’autonomismo regionale, se non proprio il più difficile indipendentismo. Non penso sia una sorpresa.
Il lock down e quanto successo con le regioni del sud e con il governo Conte, hanno fatto in modo, da quello che sembra, di rivatalizzare i delusi che si erano ritirati dalla politica, portando al successo le due manifestazioni contemporanee che mirano, in primo luogo, a ricordare che 1000 giorni fa Lombardia e Veneto hanno votato a fare dell’autonomia regionale e che non si è ancora visto nulla di concreto.
Non è il numero dei presenti che va contato, secondo me, oggi. Solo 2 anni fa le bandiere di questi gruppi di 200 persone, erano sventolate da migliaia di persone e la storia dimostra spesso che dove succede qualcosa una volta, può succedere anche la seconda, e la terza. Non mettiamo quindi il puntino sulle ì se dopo un periodo tremendo come il lock down, che ha anestetizzato e impaurito tutti, nelle piazze a manifestare vanno poche persone. E’ già una sorpresa che ci vada qualcuno.
Inoltre l’idea di queste persone è che va ricordato agli eletti e alle istituzioni, specie dopo le elezioni, che i sacrifici fatti hanno uno scopo e che le promesse vanno mantenute, concretamente. Sono stati votati per avere la Lombardia, e il Veneto, autonomi, non per sentirne parlare un po’ ogni 5 anni.
La cosa importante è il concetto. In Lombardia e in Veneto non si è visto nulla di concreto. Si è affrontata la pandemia, che equivale ad una catastrofe naturale, senza aiuti e senza sostegni se non quelli locali. L’ipotesi di vedere ingrossare i gruppi autonomisti e sventolare queste bandiere sempre più spesso, se non accade qualcosa di estremamente concreto a breve, è una possibilità che non credo sia da escludere.
Gianantonio Bevilacqua, presidente di Rete 22 Ottobre per l’Autonomia ha detto: “Si sono svolte a Milano e Venezia le manifestazioni degli Autonomisti Lombardi e Veneti per ricordare i 1000 giorni trascorsi invano dal referendum sulla Autonomia del 22 Ottobre 2017. Da allora nessun risultato da parte dei governi gialloblu e giallorosso. A Milano sotto Palazzo Lombardia, sfidando il caldo, circa 200 lombardi e sette sigle autonomiste lombarde. Oltre a #Rete22Ottobre, presente anche a Venezia, sono intervenuti Assemblea Nazionale Lombarda, Grande Nord, Pro Lombardia, Associazione Gilberto Oneto, Terre di Lombardia, Milano Città Stato oltre al prof Marco Bassani. In Lombardia come in Veneto la voglia di Autonomia cresce col diminuire dell’interesse da parte di tutti i partiti nazionali ormai sempre più interessati a spremere sempre di più il Nord. Gli Autonomisti faranno sentire da qui in avanti sempre più alta la loro voce in nome dei 6 milioni di Lombardi è Veneti che quel referendum l’hanno votato e sono stati traditi”.
Articolo aggiornato il 19/07/2020 18:39