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Milano, un libico ruba uno zaino in un bar della Stazione centrale ma la polizia lo aspetta fuori e lo arresta al volo. Il giudice lo rilascia in attesa di processo però gli dà il divieto di dimora a Milano fino al processo. Lo rispetterà? Secondo me, no.
Non c’è giorno che sulla stazione centrale di Milano non ci sia qualche fatto da raccontare. Se parlassimo solo dello spaccio di stupefacenti in quella zona o delle liti, più che cronaca potremmo fare cronologia, tanti sono gli episodi che vedono impegnate le forze dell’ordine.
La vera notizia la daremo il giorno che in Stazione Centrale a Milano non succederà nulla. Anche se si trova a due passi dal maggior centro decisionale della Lombardia, cioè gli uffici del Consiglio e del governo della Lombardia, per ora, però, si può dire che è un postaccio dove reati e delitti sono all’ordine del giorno.
Poi però capita qualcosa che prende anche un lato simpatico o tragico, a seconda, e che vale la pena di raccontare per la sua straordinarietà nell’ordinarietà di reati e arresti.
Ieri, durante un servizio antiborseggio in borghese, di routine, degli agenti di una pattuglia della polizia ferroviaria hanno notato, guardando all’interno di un bar, un uomo che si aggirava fra i tavoli osservando i bagagli degli avventori. Lo hanno tenuto d’occhio e dopo poco, con una mossa fulminea, l’uomo si è impossessato di un trolley e di uno zaino appoggiati per terra alle spalle di un turista seduto ad un tavolo. Il ladro è uscito velocemente dal bar, finendo fra le braccia degli agenti che lo aspettavano.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e i bagagli sono stati restituiti al proprietario che non si era ancora accorto del furto. Una volta identificato, il ladro è risultato essere un libico di 26 anni ora accusato del furto aggravato di due bagagli ai danni di un turista.
Durante l’udienza per la convalida dell’arresto, non è stata disposta la carcerazione ma all’uomo è stata applicata la misura del divieto di dimora nel Comune di Milano in attesa del processo che si terrà a settembre 2020. Però che i giudici rimettano a piede libero di un ladro o un borseggiatore colto in flagranza di reato, in attesa del processo, se non ha altre condanne da scontare, non è notizia. E’ così.
La vera notizia in quest’articolo potrebbe esservi sfuggita, ma è una cosa che apre il cuore A Milano sono tornati i turisti. Adesso però sarebbe carino, visto che sono ancora pochi, che i frequentatori abituali dei dintorni della Stazione Centrale evitino di derubarli, perlomeno fino a quando non sono cresciuti di numero.
Caro signor giudice, capisco la buona volontà dell’aver proibito al libico di risiedere a Milano fino al processo di settembre, ma non è sufficiente in emergenza Covid 19. I turisti, razza in via di estinzione, vanno protetti di più.
Articolo aggiornato il 22/08/2022 22:33