Milano

Dalla Spagna con odore. 350 kg di hashish trovati dalla polizia di Stato

Il Marocco è, con la tolleranza del suo governo, uno dei maggiori produttori di hashish che importano droga nel nostro paese. Chiusa la rotta di Genova e della Liguria con l’arresto della banda Cauchi che la occupava, i narcotrafficanti hanno ancora aperta l’altra via, quella dalla Spagna. Camion carichi di hashish, nascosta in pertugi e incavi ricavati in rimorchi e cabine, sbarcano nei porti della Catalogna, Spagna, provenienti per lo più da Tangeri. Poi, dalla Spagna attraversano il confine prima con la Francia e poi con l’Italia, per arrivare a Milano, piazza di destinazione finale del carico.

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Qui i narcotrafficanti non sfuggono alle attività di repressione del traffico internazionale di stupefacenti degli gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Milano. Li lasciano arrivare fin quasi a destinazione, prima di fermarli e sequestrare il carico. Il monitoraggio delle grandi arterie stradali che attraversano la città di Milano e dei veicoli che percorrono gli itinerari di entrata in Italia notoriamente percorsi dai trasportatori assoldati dai narcotrafficanti è una della attività di routine della squadra antidroga.

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Il TIR proveniente dalla Spagna era carico di Hashish

Martedì 30 giugno gli agenti della squadra antidroga hanno seguito il percorso di un camion volvo con una targa della Spagna. Lo hanno visto imboccare la A4 in direzione Torino. Aveva appena superato la barriera autostradale est, prima di arrivare all’uscita di Sesto San Giovanni. Spesso i carichi di droga sono preceduti da delle staffette in automobile che, quando avvistano un posto di blocco delle forze dell’ordine, avvisano i camionisti, che li seguono, in modo che possano fermarsi o uscire alla prima occasione.

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Conoscendo l’esistenza dell’itinerario della droga che passa dalla Spagna, un camion con targa spagnola che si ferma in una piazzola poco dopo aver passato la barriera autostradale senza un apparente motivo diventa quindi sospetto. Tutti i mezzi sono buoni per un monitoraggio ben fatto: telecamere con riprese dal vivo, auto civetta, passaggi continui delle pattuglie. La manovra del camionista, che si è fermato sulla corsia di emergenza, rimanendo però a bordo, come se aspettasse qualcuno, ha insospettito i poliziotti , che hanno deciso di controllare il veicolo.

Il corpo parla. La tensione del conducente

Nulla fa parlare il corpo come il senso di colpa. Tensione e nervosismo confessano prima ancora delle parole. Il nervosismo del camionista no è sfuggito agli agenti dell’antidroga. L’uomo, dopo aver mostrato ai poliziotti il rimorchio vuoto, ha richiuso il telone in modo troppo frettoloso, cercando di distogliere l’attenzione dal veicolo. Quindi i poliziotti hanno deciso di salire a bordo del rimorchio per controllarlo a fondo. Una volta nel rimorchio hanno sentito la traccia dell’odore tipico dell’hashish. Per quanto sia ben confezionata, lascia sempre trapelare un po’ di odore.

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Proveniva dalla paratia in metallo a fondo rimorchio, verso la cabina. Hanno quindi chiesto l’intervento di una unità cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale. Quando i cani sono saliti a bordo, hanno confermato i sospetti dei poliziotti sulla presenza degli stupefacenti. L’analisi tecnica del rimorchio ha rilevato un’anomalia. I bulloni che dovevano tenere unite alcune parti erano finti per cui era possibile che dietro alla struttura fosse stato creato un vano segreto.

Il telecomando sospetto

hashish proveniente dal Marocco attraverso la Spagna

All’ interno della cabina del TIR i poliziotti avevano, trovato un piccolo telecomando con quattro pulsanti, molto diverso da quelli che di solito si usano per aprire i cancelli. I poliziotti non sono stati li a pensarci e hanno effettuato un foro nella lamiera, mettendo allo scoperto alcune grosse confezioni nere. Il camionista a quel punto ha ceduto e ha cominciato a collaborare, mostrando ai poliziotti come fare per aprire il nascondiglio.. ‘apertura della paratia era azionata mettendo una calamita vicino ad uno dei finti bulloni e quindi era necessario pigiare i tasti del telecomando in una determinata sequenza.. In quel modo si azionava lo blocco della paratia che si apriva ( nel video).

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la scala Rho b&b

Dietro alla paratia erano nascoste 350 kg di hashish confezionata in 43 pacchi neri. un valore commerciale su strada di 1.750 mila euro. Gli agenti della Squadra Mobile hanno quindi arrestato il camionista spagnolo, 34 anni, per detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente ed lo hanno portato nel carcere di San Vittore, in attesa del processo per narcotraffico.

Spagna
Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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