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Il cantiere di via Gaibaldi, a Magenta, è iniziato oggi martedì 30 giugno 2020 e durerà circa 4 mesi. Tempi e modi dei lavori non sono piaciuti però a una parte dei commercianti magentini rappresentati dal comitato “Magenta vuole vivere”. E’ il presidente dello stesso comitato, Francesco Bigogno, a esprimere le considerazioni al riguardo facendosi portavoce della categoria.
“Nonostante l’anno scorso l’Amministrazione Calati aveva assicurato che avrebbe fatto tutta una serie di incontri con commercianti e cittadini, questa cosa non è avvenuta – premette Francesco Bigogno – Ci sono stati due incontri con quattro commercianti e basta. Questo non significa aver fatto un percorso condiviso, tenendo conto poi del fatto che tutti i commercianti ascoltati facevano parte della Confcommercio, che rappresenta solo un pezzo dei commercianti di Magenta. A nostro avviso, già questa scelta rappresenta una presa in giro”.
Il lockdown ha fatto abbassare la saracinesca ai negozi per circa tre mesi. Prima della loro riapertura, il Governo aveva tuttavia dato il via libera alla ripresa dei cantieri per opere pubbliche. Su questa premessa, il presidente del comitato “Magenta vuole vivere” esprime altre considerazioni. “L’Amministrazione comunale aveva messo a bilancio a fine anno 192mila euro ma, visto che è uscito il problema del Covid-19, è stato fatto il lockdown – spiega Bigogno – Un’Amministrazione comunale sveglia avrebbe usato il tempo di chiusura delle attività commerciali per rifare la strada e invece quella di Magenta non lo ha fatto. Non solo i commercianti hanno avuto fatturato zero per tre mesi, non solo il cantiere di via Garibaldi è iniziato con un mese circa di ritardo, ma durerà altri quattro mesi (e speriamo non oltre) penalizzando ancor di più il commercio di un’arteria storica e vitale come quella di via Garibaldi. Il tutto, tenendo conto anche del fatto che l’Amministrazione Calati non ha neppure indicato che i negozi rimarranno comunque aperti – aggiunge – Si sa che quando chiudi una via le persone non vengono e se non vengono per mesi perdi i clienti. A settembre vedremo gli effetti di questa mossa che a mio avviso sarà drammatica per il commercio della via Garibaldi e di conseguenza per quello magentino che già mostra difficoltà e parecchie chiusure“.
Non piace ai commercianti che fanno capo al comitato lo stile che assumerà via Garibaldi. Non più porfido ma asfalto. “Una colata di cemento in una via storica che avrebbe dovuto invece essere valorizzata è un’altra scelta a nostro avviso sbagliata. Ci siamo sempre battuti come comitato a favore del porfido perchè la strada avrebbe assunto un aspetto più caratteristico. Anzi, dovrebbe essere maggiormente valorizzata – continua Bigogno – Non tocchiamo poi il tasto delle aperture del giovedì sera con zero intrattenimenti. Non è stato pensato nulla per i commercianti da parte dell’Amministrazione comunale. Chi lascerà aperto? Il guadagno sarà pari a zero mentre i costi di apertura ci saranno come la paura di tenere aperto fino a tarda sera per una questione di sicurezza“. Ed infine la questione della fiera di San Rocco: “Che figuraccia! – conclude Bigogno – Prima l’Amministrazione comunale dice che non si potrà fare, quando invece tutti dicevano il contrario, per poi cambiare idea dopo un mese”.
Articolo aggiornato il 30/06/2020 09:09