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Corbetta ha ospitato nella mattinata di martedì 16 giugno 2020 in villa Ferrario “Le rose di Gertrude”, nella figura rappresentante di Sergio Prato, per dare l’avvio virtuale al “Milano Pride” che quest’anno si svolgerà in maniera virtuale su canali social e mediatici. All’evento si uniranno altri Pride e il Global Pride 2020.
Il “Milano Pride” del 27 giugno 2020 non è dunque stato cancellato ma non si svolgerà con le consuete parate causa Covid-19. Si parla invece di una serie di immagini, interviste, balli, musiche e suoni che collegheranno virtualmente tutto il mondo. Dall’America all’Europa, sono coinvolte centinaia di città, Milano compresa. L’appuntamento per le strade di Milano è dunque solo rimandato al 2021.
“L’arcobaleno non vuole spegnersi nemmeno in circostanze di emergenza come queste, come del resto la speranza – ha commentato Sergio Prato – Il tutto si svolgerà in maniera virtuale e con un tema ben preciso: ‘Famiglie resistenti’. C’è infatti bisogno di tutelare le nostre vite e i nostri affetti”.
La comunità LGBT+, ampia, colorata e libera ha così deciso di non fermarsi e di far sentire insieme voci e orgoglio. Aderirà quindi anche al Global Pride 2020. Tutto on line. Basta accedere al sito di LGBT+ (una sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) per capire quali saranno i canali da utilizzare e per avere maggiori informazioni.
Diverse le presenze all’evento e, per volontà di Sergio Prato de “Le Rose di Gertrude” e degli stessi sindaci, queste sono state fatte indossando la fascia tricolore al fine di dare spessore e istituzionalità all’intervento. Immancabile dunque il sindaco di Corbetta Marco Ballarini e con lui la vice Linda Giovannini (con delega alle Pari Opportunità); per Castano Primo il sindaco Giuseppe Pignatiello; per Inveruno la prima cittadina Sara Bettinelli; per Magenta Mariangela Colombo del Pd (assente l’Amministrazione comunale magentina con la quale l’associazione “Le rose di Gertrude” non ha da tempo contatti). Patrocinanti assieme ad altre Amministrazioni comunali anche Nosate e Busto Garolfo, che tuttavia non hanno potuto essere presenti in questa occasione.
“Abbiamo voluto dare l’avvio virtuale del Pride a Corbetta, che da sempre è sensibile a questo tema – ha premesso il sindaco corbettese Marco Ballarini – Anche durante l’emergenza sanitaria non ci dobbiamo dimenticare i diritti e su questo punto noi ci siamo: da tempo e ci siamo anche ora”. Non a caso, la conferenza è stata tenuta davanti alla panchina arcobaleno installata mesi fa nel parco corbettese di villa Ferrario.
“Siamo qui in fascia tricolore per dire ‘no’ alle violenze e al razzismo, tema importante anche nel 2020, ma per dire anche ‘sì’ ai diritti delle persone, ai diritti fondamentali per tutti come quello dell’uguaglianza” ha aggiunto la prima cittadina di Inveruno Sara Bettinelli.
“La nostra presenza deve essere un esempio e un incentivo per tutti” ha concluso il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello.
“Cio che è importante – ha infine riassunto il vicesindaco di Corbetta Linda Giovannini – è che nell’evento di oggi non c’è alcun colore politico“.
Assente l’Amministrazione di Magenta con la quale “Le rose di Gertrude” dicono di aver interrotto da tempo ogni contatto e non per volontà dell’associazione.
Articolo aggiornato il 16/06/2020 12:52